R.J. Mitte, durante un incontro dell’Edinburgh Television Festival intitolato London 2012 to Rio 2016: The Superhumans struggle for equality (Da Londra 2012 a Rio 2016: i Superumani lottano per l’uguaglianza), ha chiesto pubblicamente che l’industria dell’intrattenimento offra più opportunità alle persone disabili e venga aumentato il numero di personaggi che le rappresentino.
L’interprete di Walter “Flynn” White Jr. nella serie Breaking Bad soffre di paralisi cerebrale e ha dichiarato:

“Non abbiamo bisogno di combattere contro il fatto che le persone hanno delle opinioni sui ruoli. Se c’è un ruolo per persone fisicamente abili chiunque dovrebbe avere il diritto di fare un’audizione. Il personaggio è un personaggio nella storia. Non significa che lo otterrò… ma abbiamo tutti il diritto di fare un’audizione”.

R.J. ha ricordato che solo il 2% delle persone mostrate in televisione sono disabili, una percentuale incredibilmente inferiore rispetto alla presenza di chi è disabile fisicamente o mentalmente nella società, e ha sottolineato:

“Non è facile riuscire a entrare in questo settore in generale, non pensiamo poi a chi ha una disabilità. E’ un business duro. Ci sono molte persone che ti considereranno una preda, specialmente se si è in una posizione vulnerabile. Le persone molte volte considerano la situazione una debolezza. In realtà è l’opposto. Quando si è nella nostra situazione… ti dà il potere e un’opportunità di crescere e accettare questa sfida per evolversi”.

La situazione per una persona disabile è particolarmente complicata perché i produttori, ad esempio, temono che non siano in grado di lavorare molte ore e a lungo sul set:

“Pensano ‘Se diamo loro 18 o 20 ore di lavoro, sei mesi di riprese… li uccideremo’. Non penso sia semplicemente quello ma c’è un elemento che li porta a pensare ‘Potremmo uccidere letteralmente questa persona’”.

Trattandosi di un business si teme inoltre che un attore con un qualche tipo di disabilità non sia in grado di ottenere i risultati che sperano di avere e le agenzie di Hollywood sono poco aperte nei confronti di chi non riesce a fare esperienza a causa dei propri problemi fisici o mentali.

Che ne pensate? Ha ragione l’attore?

Fonte: The Hollywood Reporter