Who You Gonna Call?

I Ghostbusters naturalmente. Anzi, per essere precisi, The Real Ghostbusters, come venivano definiti nella serie animata del 1986. Nell’arco di 146 episodi distribuiti in 7 stagioni, lo show riprendeva i personaggi del cult assoluto di due anni prima, ne ridefiniva abiti e volti, ma manteneva intatto il nucleo emotivo e il particolarissimo matrimonio di generi tra horror e commedia, con una spruzzata di fantascienza. Quindi un lungo percorso sulla ABC, un corollario più che degno alla pellicola del 1984, e ovviamente un indelebile ricordo d’infanzia per chiunque sia cresciuto negli anni ’90.

La forza della serie animata, solo uno dei tanti esempi di show nato sull’onda di un successo cinematografico, risiede nella capacità di reinventare, con un linguaggio proprio, quasi metatestuale nei suoi momenti migliori, gli elementi di forza dell’opera madre. Se il film di Ivan Reitman, che rimane un punto di riferimento naturalmente superiore, viveva soprattutto di un’alchimia quasi irripetibile tra scrittura, regia, creatività, stato di grazia degli interpreti, la serie animata andava a valorizzare tutte quelle potenzialità che – per ovvi motivi dovuti alla durata – l’ottimo film accarezzava soltanto. In particolare The Real Ghostbusters riesce ad assumere un valore indipendente fin dal primo istante, non raggiungendo le altissime vette stilistiche di, ad esempio, Batman – The Animated Series, ma riuscendo a creare qualcosa di interessante.

Un rapido sguardo al primo episodio, I fantasmi sono tra noi, basta a catapultarci in un mondo in cui le l’attività ectoplasmatica è la regola e Peter Venkman, Egon Spengler, Raymond Stanz e Winston Zeddemore sono abituati a intervenire. Eppure c’è qualcosa di diverso. L’apparizione di Slimer, ad esempio, come “mascotte” della squadra, nell’opinione comune considerato un compagno imprescindibile, ma in realtà poco presente nel primo film. Tutto viene chiarito in seguito, con l’episodio Amico Fantasma, che riparte esattamente dallo scontro con Gozer e vede i nostri ritornare alla caserma dei vigili, con le tute ancora logore e sporche. In una svolta tanto narrativa quanto simbolica, i quattro se la devono vedere proprio con le loro vecchie tute, possedute e pronte ad attaccarli. A salvarli ci pensa proprio Slimer, che quindi rimane con loro. La squadra è pronta a ripartire.

Nuovi volti, nuove tute, ma sempre con un occhio al passato cinematografico. Addirittura, da questo punto di vista, si potrebbe dare un’altra interpretazione al termine “Real”, rispetto a quella più nota (e corretta). Nell’episodio Avventura in aereo il gruppo infine si reca all’anteprima del film basato sulle loro avventure. Mentre vediamo scorrere in live action le prime immagini del film, Peter si lamenta del fatto che l’attore che lo interpreta non gli somiglia affatto: è la serie animata a raccontare la storia dei “veri” Ghostbusters! Ma naturalmente il motivo va ricercato nella piccola polemica ben nota a quanti, all’epoca, potevano vedere su diverse reti due diversi show entrambi intitolati Ghostbusters. Il secondo, della Filmation, era la trasposizione animata di una vecchia serie tv (la Columbia aveva dovuto proprio chiedere i diritti sul nome per il film del 1984).

Qualche piccola frecciatina a parte – Janine nel primo episodio ci terrà a precisare “qui siamo i veri Acchiappafantasmi” – il cammino dei quattro procede a lungo. Si snoda attraverso episodi più o meno spaventosi, per quanto a misura di bambino, come il dittico sull’uomo nero (Viene il Babau e Chi ha paura del Babau?), e altri più creativi (Uomo del sonno, fammi sognare o I fantasmi di Natale), addirittura una sfida con Chtulu in Un libro pericoloso, ma anche nuovi strumenti, come la Ecto 2 e la Ecto 3.

Negli anni Slimer ottiene uno spazio animato tutto per sé, mentre nel 1997, e per una sola stagione, arriva il sequel Extreme Ghostbusters. Un piccolo esperimento dal design molto diverso nel quale si racconta l’addestramento, da parte di Egon, di una nuova generazione di Acchiappafantasmi: un gruppo multietnico in cui trovano spazio anche una giovane goth e un ragazzo sulla sedia a rotelle. Nel finale di serie arriva l’incontro definitivo, con le squadre Real e Extreme che mettono insieme le forze per sconfiggere una pericolosa minaccia.