A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra ottenerlo. Il celebre aforisma di Oscar Wilde potrebbe essere una delle molte epigrafi per The Call of the Wild, sublime chiosa di questo The Night Of, serie che ha smentito passo dopo passo le aspettative del pubblico, nel modo più utile in cui si possa declinare un’insoddisfazione. E non fa eccezione quest’ultimo episodio, in cui Naz Kahn ottiene una libertà che ha il sapore amaro dell’innocenza ormai irrimediabilmente perduta, e il retrogusto nostalgico di una vita, quella della galera, i cui strascichi fisici e psicologici non cesseranno tanto presto di farsi sentire.

Senza passare per una classica assoluzione, la salvezza di Naz ha i tratti indistinti di una giuria arrivata a un punto morto e, cosa ancor più importante, di una Helen Weiss colta dai dubbi sul più bello. Dopo un’attenta costruzione caratteriale, che ci ha portati a identificare la donna come assetata ...