E’ passato solo un giorno dalla condivisione del nuovo mini-episodio in cui il cast di Will & Grace si è riunito per parlare della sfida politica alla presidenza degli Stati Uniti e per l’attrice Megan MullallyKaren Walker nella serie (l’unica che, tra l’altro – e non a sorpresa – parteggiava per Trump) tornare a vestire i panni del suo alcoolico personaggio è stato come se il tempo non si fosse mai fermato.

L’attrice, che ha simpaticamente confessato di non indossare un reggiseno durante le riprese, parlando con Entertainment Weekly, ha ammesso che recitare il ruolo di Karen dopo dieci anni è stato “facile e divertente,” anche se la nostalgia, rientrando sul set dopo tutto quel tempo e ritrovarlo esattamente come lo avevano lasciato, si è fatta decisamente sentire.

L’idea di riunire il cast è stata del co-creatore della serie Max Mutchnick, che ha anche partorito la trovata di far dire a Karen di aver costruito un muro da arrampicata in casa per far allenare Rosario, di modo che, quando Trump avrebbe costruito il suo muro per proteggere il paese dagli immigrati, la sua fidata colf potesse tornare indietro da lei per lavorare. La Mullally è convinta che una Karen adorerebbe un personaggio come Donald Trump e probabilmente farebbe di tutto per sposarlo, ma la cosa più bella per lei è stata come tutti abbiano risposto di sì, quando è stato proposto loro di girare questo mini-episodio.

E non intendo solo noi quattro, ma proprio tutti: il regista Jim Burrows, i capi dipartimento, i costumisti, gli scenografi, tutti, persino il responsabile delle luci ed il supervisore, hanno detto tutti di sì e lo abbiamo fatto subito. Will & Grace è sempre stato uno show molto attuale, quindi è stato come girare un normale episodio e se lo show fosse in onda, faremmo episodi che parlano di Orlando e molte altre cose, è stato il momento perfetto, proprio prima del primo dibattito tra i candidati alla presidenza.

L’attrice ha anche spiegato come non pensa che il loro contributo possa davvero far cambiare idea alle persone circa il loro voto, ma che spera sia piuttosto visto come un invito a votare, sottolineando come la partecipazione popolare sia quella che davvero conta e che può fare la differenza in tempo di elezioni.