Una delle caratteristiche fondamentali della fantascienza, quasi una contraddizione se vogliamo, è che nel suo immaginare il futuro deve per forza ancorarsi al presente. Ogni slancio di immaginazione è vincolato alle possibilità moderne, alla mente umana che plasma certe storie a partire dalle sue esperienze. Eppure è anche un limite che il genere è sempre riuscito a sfruttare, per andare al di là di se stesso, anticipare le svolte tecnologiche future, diventare un faro sulla strada del progresso. E, al contrario, avvertirci sui pericoli e le insidie nascoste nelle possibilità della tecnologia, di come questa condiziona, e viene condizionata, dalla società, dalla comunicazione, dagli organi di potere. Black Mirror ha fatto questo.

E continua a farlo, nella terza stagione dello show creato da Charlie Brooker e andato in onda per sette episodi complessivi su Channel 4. Netflix ha riportato in vita la serie, come altre volte aveva fat...