Woody Allen, durante il Festival di Cannes, aveva già svelato di essersi quasi pentito dell’aver accettato il progetto di girare la sua prima serie televisiva per Amazon perché si stava rivelando un’esperienza più difficile di quanto avesse previsto.
Il regista aveva spiegato:

“Pensavo sarebbe stata una passeggiata. Trenta minuti e poi altri trenta minuti. Ma non lo è! E’ veramente, veramente dura, e spero solo di non deludere Amazon. Non vedo nessuna serie televisiva, quindi non so cosa sto facendo. Sto annaspando. Mi aspetto che sia un imbarazzo di proporzioni cosmiche”.

Dopo aver concluso la prima stagione di Crisis in Six Scenes (qui la nostra recensione) ha confermato:

“E’ molto più dura di quanto pensassi. Ho pensato ‘Oh, faccio sempre film, e sono arrivato al punto in cui posso girarli’. E ho pensato ‘La televisione, sono solo sei puntate da trenta minuti, posso riuscirci senza problemi’. Ma non è stato così. E’ stato un lavoro davvero duro e ho faticato e mi sono impegnato, è stato molto più complicato rispetto a un film e ancora di più perché devi iniziare e finire continuamente. E’ stata una grande seccatura. “.

L’attore John Magaro ha però rivelato:

“Penso che Woody Allen lo dica di ogni progetto. Ritengo che ogni volta si faccia problemi e si chieda perché lo sta facendo. Ma penso anche che ami il suo lavoro. Ogni anno gira un film. E questa volta ha realizzato un film e una serie tv. E’ già impegnato nel prossimo film”.

L’attore ha poi aggiunto che il modo in cui sono stati girati gli episodi è stato simile a quello di un film della durata di tre ore.
Rachel Brosnahan ha confermato questa idea:

“L’abbiamo girato come se fosse un film. Non era stato suddiviso in episodi. Lo ha montato a puntate successivamente”.

L’atmosfera sul set, inoltre, era particolarmente amichevole e vicina a quella che si potrebbe trovare durante le riprese di un film indipendente.

Max Casella aveva già collaborato con Allen in occasione di Blue Jasmine e ha spiegato:

“Era esattamente la stessa cosa, a prescindere che si trattasse di un film o di una serie tv. C’è una telecamera e c’è uno script. L’unica differenza per me è stata rappresentata dal lavorare con lui come attore in una scena. Non l’avevo mai fatto prima ed è stato fantastico”.

Casella ha aggiunto che Woody era molto rilassato sul set ed era impegnato come attore e regista:

“Ha un’ottantina di anni e la sua energia è fenomenale. Ma è estremamente umile”.

Gli attori avevano ricevuto solo le proprie parti del copione e avevano avuto solo un’idea generale della storia, senza saperne i dettagli.

Joy Behar, ad esempio, ha accettato la parte senza nemmeno sapere cosa aspettarsi sul set:

“E’ un atto di fede ma per quanto mi riguarda non ho dovuto nemmeno pensarci”.

Woody Allen ha inoltre aggiunto che in futuro non è particolarmente interessato a lavorare di nuovo per la tv:

“Sarebbe dura. Non so se voglio realizzare altri episodi. E’ stato un lavoro davvero duro. E non so se questo funzionerà. Le persone potrebbero vederlo e pensare ‘Lo odio. Avrebbe dovuto continuare a fare film’. O al contrario ‘Mi piace molto. Vorrei farne ancora’ E poi potrebbe tentarmi un po’. Ma non lo sono realmente”.

Il regista ha però ammesso che la collaborazione con Amazon è stata fantastica perché non hanno posto condizioni, ma ha solo finanziato la produzione.

Fonte: The Hollywood Reporter

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