Nella giornata di oggi Amazon pubblicherà gli episodi della serie Good Girls Revolt, con protagonista un gruppo di donne che vivono nella New York degli anni ’60 e devono affrontare le discriminazioni subite mentre lavorano nella redazione del magazine News of the Week, decidendo così di fare causa contro la testata.
Lo show è basato su quanto realmente accaduto nel 1970 al magazine Newsweek, come raccontato da Lynn Povich nel libro The Good Girls Revolt.

Nella serie l’attrice Joy Bryant interpreta l’avvocato Eleanor Holmes Norton, che si è occupata del caso.
Ecco qualche dettaglio sullo show emerso grazie a un’intervista rilasciata all’HuffingtonPost:

  • Secondo la sua interprete, Norton è stata, e sarà sempre, una donna incredibilmente determinata in un periodo in cui era pericoloso esserlo, soprattutto se si era afroamericana.
  • Joy ha avuto modo di incontrare Eleanor prima delle riprese e ha mantenuto i rapporti con lei. L’attrice, all’inizio, era un po’ intimidita perché è una donna che ha raggiunto dei traguardi importanti, in particolare nel periodo in cui era un avvocato stimato attivo nei diritti civili. Joy ha poi aggiunto che è una persona adorabile, brillante, determinata e dal meraviglioso senso dell’umorismo.
  • Averla incontrata ha permesso all’attrice di avere un approccio più calmo alla sua interpretazione perché si è accorta che si era stabilito un buon rapporto e c’era stima reciproca. L’attrice ha quindi cercato di sfruttare nel migliore dei modi le conversazioni avute e il suo desiderio di rendere giustizia a quanto compiuto dalla donna.
  • In Good Girls Revolt si vede che una delle donne spiegare che se rimane incinta dovrà lasciare il suo lavoro a News of the Week, mentre Norton è incinta quando decide di rappresentare il gruppo di dipendenti del magazine. La sua carriera era importante quanto la sua vita privata e cercava di mantenere l’equilibrio tra entrambe le dimensioni. L’importante, secondo la protagonista dello show, è avere qualcuno che sostiene le decisioni che vengono prese, avendo la libertà di poter scegliere. Joy ha sottolineato che Eleanor ha sempre capito che c’erano dei punti in comune tra femminimo, diritti civili e lotta per l’uguaglianza.
  • In una scena Norton cerca di convincere un’altra donna afroamericana a unirsi alla causa contro la rivista ed è uno dei momenti preferiti di Joy perché riteneva molto importante il fatto che cercasse di lottare per tutti, a prescindere dal colore della pelle, essendo una causa che univa chiunque.
    Nella realtà non c’era nessuna ricercatrice afroamericana tra chi ha fatto causa, ma era importante mostrare che il femminismo non dovrebbe avere differenze di origine etnica o sociale.
  • Joy ha ricordato che la rivendicazione dei diritti delle donne è ancora in corso e nella società si sta ancora lottando per le stesse cose.
  • Essere coinvolti nello show è stato importante perché si mostrano eventi storici ma che hanno un riflesso anche nel presente, mostrando delle lotte iniziate negli anni ’60 le cui conseguenze sono ancora in corso. L’unica differenza è il look dei personaggi, ma elementi di cronaca, come ad esempio il fatto che solo ora potrebbe esserci un Presidente degli Stati Uniti donna, dimostrano che sono ancora in corso molti cambiamenti sociali.
    La lotta per l’uguaglianza sembra destinata a continuare perché appena qualcuno perde del potere nascono delle proteste da parte di chi l’ha sempre avuto.
  • Durante le riprese sono accaduti degli eventi drammatici nella realtà, come ad esempio la morte di cittadini afroamericani disarmati. Le persone al lavoro sul set hanno provato dei sentimenti molto forti nel pensare che stavano mostrando delle situazioni riguardanti i diritti umani e civili ma nella realtà non è ancora avvenuto un reale cambiamento. E’ impossibile, secondo Joy, rimanere indifferenti nell’interpretare una donna che era in prima fila per ottenere giustizia perché ci si chiedeva quando finalmente finirà questa lotta.
  • L’attrice ha quindi concluso dicendo che lo show affronta alcune tematiche tuttora rilevanti e rende protagoniste delle donne che hanno lottato per avere il diritto di scrivere, ottenendo dei risultati utili anche nella società contemporanea.

Fonte: HuffingtonPost

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