Siamo giunti al quinto appuntamento con le fasi di selezione di X Factor 10 e il traguardo del live show è sempre più vicino. La puntata andata in onda ieri sera sulla rete ammiraglia Sky Uno è stata interamente dedicata alla seconda parte dei Bootcamp ed ha visto protagonisti i due giudici Arisa e Manuel Agnelli, impegnati a formare le ultime due squadre da portare agli Home Visit, gli Under uomini ed gli Over.

Diciamo subito che Agnelli si sta rivelando il più figo di questa edizione del seguitissimo talent show (per la puntata in questione si parla di una media di 1 milione e 466 mila telespettatori), tanto da essere già addirittura diventato un vero e proprio sex symbol. Non sono infatti passati inosservati i gridolini di ammirazione nel momento il cui, in un Mediolanum Forum gremito di gente, il tenebroso Manuel si è levato la giacca… e lui stesso per primo è rimasto stupito dall’enfasi suscitata. Di fronte agli spettatori in visibilio per il suo casto spogliarello non ha potuto fare a meno di chiedere se stessero scherzando o se fossero malati.

Ma vediamo invece per Arisa, già avvezza al ruolo di selezionatrice, come si è svolta la serata.

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Innanzitutto va detto che il capello schiarito e tendente al biondo le dona molto, la rende più frivola e meno maestrina, dandole un’allure nuova, che nella sua passata edizione non aveva avuto modo di esprimere, forse a causa di compagni di lavoro poco rilassanti. Arisa è seria e severa, non le basta ascoltare l’esibizione dei suoi concorrenti per decidere chi passerà il turno, li sottopone a prove ulteriori, li vuole sentire intonare il “Nessun Dorma”, ma anche “nel blu dipinto di blu” e “motocicletta 10 hp” per capire chi ha davvero la stoffa del campione.

La complicità con gli altri tre colleghi, e soprattutto con Agnelli, è totale, ed in particolare vediamo che proprio con Manuel si è instaurato un feeling particolare, perché Arisa prima di decidere si consulta con lui, cerca il suo appoggio e lui, contraccambiando la fiducia, si dimostra estremamente protettivo e la difende a spada tratta soprattutto di fronte a un pubblico che non condivide le sue scelte.

Perché le scelte di Arisa ieri sera sono state spiazzanti ed in un caso hanno proprio suscitato una vera rivolta da parte di tutti i presenti.

Il meccanismo delle sei sedie ha una tacita, non prescritta, procedura consolidata che prevede che i primi sei concorrenti che si esibiscono al Bootcamp ottengano comunque una sedia, ma che poi gli stessi vengano inevitabilmente scalzati dai successivi sei aspiranti finalisti. Succede sempre così, e infatti fuori il belloccio Michele (a cui Arisa aveva concesso la sedia col beneficio del dubbio, in quanto non convinta dalla sua attitudine) e dentro Aleandro, nonostante la brutta cover di “Smell like teen spirit” dei Nirvana. Salutati definitivamente Antonio ed Enrico e le loro chitarre, ma come ha sottolineato Alessandro Cattelan, per non diminuire le quote chitarre, dentro Diego e Salvatore, a cui Agnelli ha vivamente consigliato un cambio di look. Alle Home Visit andrà anche l’altro Diego, il giovane ragazzo affettuosamente definito dalla sua giudice “topino” e, per finire, nonostante il parere contrario di tutti, giudici e pubblico, Arisa gioca d’azzardo e sceglie il rapper Lorenzo, facendo alzare dalla sedia il diciassettenne Gabriele, a nostro pare assai più meritevole. Pubblico in rivolta, Agnelli dice di sentirsi come al Colosseo nel I sec d.c., ma Arisa non cede, va avanti per la sua strada e dice di avere in mente un percorso che poi il pubblico capirà. Forse anche perché sa di avere un vero cavallo di razza tra i suoi: Marco, che nelle audizioni, con una esibizione di canto e ballo non proprio memorabile, in questa seconda prova ha tirato fuori una voce ed una presenza scenica fuori dal comune che lo porteranno quasi sicuramente dritto dritto al live show.

E se per Arisa non è stato facile decidere chi dovesse passare alla fase successiva, per Agnelli le scelte sono state ancora più complicate perché ci sembra che la sua squadra di Over fosse quella con gli elementi più forti.  Il giudice più “anziano” ha incoraggiato e tranquillizzato i suoi ragazzi prima che salissero sul palco invitandoli a non farsi condizionare dal pubblico, ma ha poi subito messo in chiaro di essere alla ricerca dell’originalità e dell’eccellenza, senza deroga alcuna. Infatti le due omonime Sara, che in un primo momento hanno conquistate i loro posti sulle sedie, non hanno poi retto, a giudizio di Agnelli, il confronto con gli altri concorrenti. Simone, artista di strada e Giovanni con chitarra invece, ottenuta la sedia, non l’hanno più mollata e si sono assicurati l’accesso alla fase finale. Simone, in arte Muna, che ha ottenuto una standing ovation del pubblico, ha dovuto poi cedere il posto a Veronica, mentre Matteo e l’onironauta Armando non hanno mantenuto le aspettative e quindi sono stati subito eliminati dal loro inflessibile giudice. Chi, invece, ha colpito nel segno è stato Andrea

Tanto duro ma anche visibilmente e sinceramente dispiaciuto nel momento in cui deve portare a termine il compito che gli è stato assegnato e quindi infrangere definitivamente il sogno degli aspiranti concorrenti che, giunti fino qui, si vedevano ornai ad un passo dall’agognata meta.

A noi questo X Factor sta piacendo davvero tanto. Ci piace il clima che si respira, ci piace vedere dei giudici finalmente che non sono lì per fare parlare di sé, ma per fare parlare del programma e del lavoro che stanno facendo, per ora molto, ma molto bene. I quattro si completano e si migliorano a vicenda, formando una squadra vincente su tutti i fronti.

Niente pronostici questa settimana, ci siamo già sbilanciati fin troppo. L’appuntamento è a giovedì prossimo con le attesissime Home Visit.