Netflix ha da pochi giorni messo a disposizione la prima stagione di The Crown, la serie (qui la nostra recensione) che segue la storia della famiglia reale britannica dal momento in cui Elisabetta II sta per sposarsi, mostrando la sua ascesa al trono e il rapporto che forma con il primo ministro Winston Churchill (John Lithgow).
Intervistato da The Hollywood Reporter, il creatore del progetto Peter Morgan ha smentito alcune voci riguardanti i costi della produzione che sarebbero pari a 156 milioni di dollari per due stagioni:

“Non lo era affatto. Ci sono somme di denaro di cui parla la gente. Non lo so. Si trattava di 100 milioni per due stagioni”.

Il budget corrisponde a quello messo a disposizione del team di House of Cards per le prime due stagioni.

La protagonista Claire Foy ha spiegato come si è preparato all’importante ruolo:

“Ho letto il più possibile e guardato molti video, consultato materiale. E poi avevamo un incredibile team di ricercatori che hanno presentato dei veri tesori, cose che non avrei mai potuto ottenere da sola e materiale come filmini di famiglia che non avrei mai visto, un aspetto davvero straordinario”.

Gli eventi mostrati sul piccolo schermo, in ogni caso, sono caratterizzati da alcune libertà artistiche, come ha ricordato la protagonista:

“Essenzialmente è lo script di Peter Morgan. E’ la regina di Peter Morgan. E’ la storia di Peter Morgan. Ci siamo semplicemente fidati degli script e abbiamo ascoltato Peter e Stephen Daldry.”

Helen Mirren, inoltre, non ha aiutato Claire a delineare la propria interpretazione della Regina nonostante la sua esperienza sul grande schermo in The Queen e a teatro con The Audience. Morgan ha spiegato:

“Sa che stiamo realizzando la serie. E ci ha inviato delle e-mail augurandoci il meglio. Ma questa serie è ambientata in un altro periodo della sua vita, è una differente attrice e un’interpretazione diversa”.

Matt Smith, interprete di Filippo, ha confermato:

“Ci sono cose basate su fatti realmente accaduti ma alla fine è la mia interpretazione di questo personaggio. Non stiamo facendo delle caricature. Stiamo cercando di catturare l’essenza di queste persone e spero che sia quello che abbiamo fatto. Se date un’occhiata alla storia di Filippo e a chi era, da dove proveniva, spero che corrisponda a quello che ho provato a scoprire e capire”.

Lithgow si è impegnato moltissimo nell’informarsi sulla vita di Chruchill e ha dovuto trasformarsi nel leader britannico utilizzando anche trucco, dei costumi che lo facevano apparire più grasso. Essenziale, per l’interpretazione dell’attore anche il lavoro compiuto sull’accento britannico, in particolare perché John era terrorrizzato dall’idea di recitare una parte così iconica nel Regno Unito con un cast locale:

“La cosa più importante era conquistare abbastanza sicurezza da farlo. Ero davvero entusiasta ma è stata una sfida”.

La famiglia reale non ha contribuito  alla realizzazione di The Crown, anche se era a conoscenza del progetto. Peter Morgan ha spiegato:

“Spero di non sentire mai quello che pensano della serie perché hanno il diritto alla loro privacy e per me è grandioso poter rimanere distante ed essere obiettivo. Per quanto mi riguarda, entrambi i lati della situazione sono contraddistinti da rispetto reciproco e sarebbe grandioso poter continuare a lavorare senza interferenze”.

La seconda stagione dello show, le cui riprese sono iniziate, sarà ambientata nell’epoca post Churchill e gli eventi raccontati negli episodi saranno ambientati a partire dalla metà degli anni ’60. Nelle puntate, inoltre, si scopriranno nuovi dettagli sul passato del principe Filippo, come ha annunciato Smith:

“Impareremo molto su di lui. Sul suo passato che era davvero interessante e un po’ folle. E lo scopriremo con molti dettagli”.

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Fonte: The Hollywood Reporter

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