È stato l’amore il perno centrale della prima parte della terza stagione di Gotham, uno show che si sta sempre più allontanando dalle premesse iniziali per diventare un “what if?” televisivo dell’universo batmaniano, dove non ci si fa problemi a uccidere personaggi ancora in vita nel momento in cui il Cavaliere Oscuro ha mosso i suoi primi passi. La morte di Mario Falcone (James Carpinello), avvenuta per mano di Gordon (Ben McKenzie) negli istanti conclusivi dell’episodio, è un ottimo esempio di questo concetto, che se da una parte avrà deluso gli spettatori che pretendevano aderenza al fumetto, dall’altra ci ha mostrato che nessuno è al sicuro. Ovviamente appare quantomeno impensabile la dipartita di figure di primissimo piano come Pinguino (Robin Lord Taylor) o Bullock (Donal Logue), ma vista l’autonomia con cui si stanno muovendo le vicende nello show non è da escludere che gli autori possano decidere di sorprenderci entro la fine della stag...