A Berlino Joe Blake sta ancora cercando di affrontare le conseguenze delle rivelazioni di suo padre circa il fatto di essere un bambino di Lebensborn, sostanzialmente una sorta di esperimento genetico atto a formare il perfetto rappresentante della razza ariana e dell’impero nazista, il che si scontra non poco con i suoi sentimenti personali nei confronti della politica hitleriana e di tutto ciò in cui suo padre, il Reichsminister Martin Heusmann, crede… o quasi. Perché, se uno osserva attentamente il messaggio di fondo lanciato da questa seconda stagione di The Man in the High Castle si accorgerà che esiste un leitmotiv che serpeggia in ogni episodio e che, in particolare in Kintsugi avremo modo di approfondire, e cioè che anche il più convinto dei nazisti si scopre ad avere dei ripensamenti nel momento in cui gli estremismi del proprio partito toccano la loro vita personale. Così è stato per il padre di Joe, che – consapevole del fallimento del progetto del Führer s...