Gli appassionati degli ascolti televisivi avranno letto nelle ultime settimane dei cali considerevoli di The Walking Dead. A questo proposito c’è da dire una cosa molto importante che intendiamo anticipare prima di parlare del reale andamento di questa prima parte della settima stagione della serie cult della AMC. Nonostante i cali la serie creata da Robert Kirkman è ancora lo show più seguito dalla fascia dei giovani (togliendo lo sport) e lo stacco con le altre serie che sono sul podio di questa classifica è ancora molto ampio.

  • Parlando in termini numerici, il midseason finale (qui la nostra recensione) ha ottenuto 10.58 milioni di telespettatori, 6.53 milioni di questi appartenevano alla fascia demografica d’età 18-49.

Si tratta sicuramente di un ottimo risultato ma comunque ben lontano dai numeri che la serie era solita fare. Infatti il calo rispetto allo scorso midseason finale è stato del 27%, mentre il calo è del 40% se si fa il paragone con la season première di quest’anno, che ricordiamo essere stata una delle più attese grazie anche all’arrivo del nefasto Negan. I primi sei episodi hanno ottenuto una media di 11.05 milioni di telespettatori nella fascia 18-49 – c’è da dire che questo risultato contiene il campionamento dell’intera settimana; infatti 7.62 milioni di loro hanno guardato la serie il giorno della messa in onda.

La cosa curiosa è che, come dicevamo in precedenza, la season première di questa settima stagione ha ottenuto dei numeri nettamente superiori rispetto alla season première della sesta stagione. Il calo effettivo è iniziato dal secondo episodio. I rating di questa stagione sono precipitati vertiginosamente – a questo punto sarebbe ingenuo non ammettere che, “The Walking Dead sta ufficialmente calando”.

Secondo degli studi analitici The Walking Dead ha perso molti dei suoi spettatori nei primi tre giorni di sfruttamento. Ecco quello che succede se si prende in riferimento l’episodio del 27 novembre: nella fascia 18-49 durante il giorno di messa in onda il numero di telespettatori ammontava a 6.29 milioni. Dopo tre giorni di sfruttamento il numero è cresciuto a 8.88 milioni – ma la media nella fascia 18-49 che è stata campionata durante gli spot commerciali è calata a 5.93 milioni di telespettatori. Si tratta di un calo del 23% rispetto allo stesso episodio andato in onda un anno prima. Al momento non ci sono ancora i dati dell’ultimo episodio andato in onda proprio perché ci vuole almeno una settimana per calcolare il tutto, ma ci immaginiamo che il totale non sarà poi così diverso. Detto questo ci teniamo a far presente che il calo non è poi così preoccupante, o almeno non nei termini di un eventuale canellazione o di un dimunuimento del budget, soprattutto se si pensa al fatto che ciò che guadagna la AMC con un singolo episodio di The Walking Dead è quello che un canale nazionale come la ABC guadagna in un paio di giorni.

Comunque la AMC è l’effettiva “proprietaria” di The Walking Dead, il che significa che le pubblicità non sono l’unico introito del canale via cavo. Considerando come stanno cambiando le cose da quando ci sono servizi di streaming come Hulu e Netflix questo calo era già stato previsto. La AMC e la AMC Networks stanno investendo pesantemente sui servizi streaming e la serie viene venduta ogni anno in giro per il mondo. The Walking Dead, essendo molto amata dai giovani (che ricordiamo essere la fascia di maggiore riferimento per gli inserzionisti), al momento non sembra correre nessun rischio visto che ogni anno viene seguita sempre da più persone tramite il consumo digitale.

Fonte: Variety