Previously on Shadowhunters

Nella terza puntata della seconda stagione di Shadowhunters si è assistito al risveglio del Bello Addormentato, ovvero Alec, grazie al ritorno di Jace che è riuscito a sfuggire da un branco di licantropi affamati di vendetta dopo la morte di Gretel. Simon ha quasi fatto il suo “coming out vampiresco” con la madre, seguendo il consiglio “saggio” di Clary. Izzy ha deciso di consegnare Jace al Clave pur di salvare il fratello e il Chi l’ha visto? versione Shadowhunters è ora rimasto con un solo caso aperto: quello della vampira Camille.

Attenzione, il recap contiene spoiler e una buona dose di ironia, non proseguite con la lettura se non volete anticipazioni.

Scopriamo ora cosa è accaduto nella puntata intitolata Day of Wrath che ha regalato qualche inaspettata svolta mortale ai fan.

Clary, se ti allontani forse è meglio!

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L’episodio inizia con la protagonista Clary che va a trovare Jace, imprigionato nella Città di ossa, e ammette che è lì per colpa sua, nonostante lui sostenga di essere colpevole. La ragazza vorrebbe essere d’aiuto in qualche modo, ma suo “fratello” le risponde dicendo quello che ogni persona sana di mente, considerando la scia di disastri che si lascia alle spalle Clary, direbbe: “Stammi lontana. Qualsiasi cosa accada non avvicinarti mai più“. Il personaggio interpretato da Dominic Sherwood ricorda inoltre che è stato geneticamente modificato dal padre per essere un’arma a suo servizio, diventando così automaticamente un pericolo per chiunque gli stia vicino (Una caratteristica che sembra contraddistinguere la sua famiglia).
Nel frattempo Alec si rende conto che Magnus merita almeno un ringraziamento per aver provato in tutti i modi a salvarlo ed essergli sempre accanto; lo stregone finge di interessarsi realmente alla sorte di Jace (Ottima strategia: fingiti grande amico dei tuoi potenziali rivali in amore), e viene ricompensato con la richiesta di un appuntamento. Magnus propone quindi di fare un viaggio a Marrakech per…mangiare… (Continua il legame della serie con il ciboforse gli sceneggiatori sono tutti a dieta?), tuttavia è Shadowhunters (mai una gioia) e per ora i piani della coppia saltono senza pietà.
Sullo schermo si assiste quindi a una “grande e intensa” lite madre-figlia e Jocelyn rivela che deve trasferirsi a Idris, dove tutto è iniziato, perché comunque è l’ex moglie di Valentine e un po’ di persone vorrebbero tenerla sotto controllo. La madre chiede a Clary di andare con lei ma, stranamente visto che succede solo ogni volta che qualcuno deve prendere una decisione, vengono interrotte da Alec e Izzy che chiedono all’amica di andare in pattuglia con loro, non avendo nessuno di meglio a disposizione. Un demone è infatti in azione e Luke deve cercare di trovare in fretta il colpevole. Clary prova a correre seguendo Alec – ovviamente non ci riesce perché Katherine McNamara non ha inserito tra le sue capacità come attrice “correre in linea retta senza sbattere a caso le braccia” – e i nuovi poteri che dovrebbero farle vedere la traccia lasciata dal demone la confondono ancora di più invece che aiutarla.
Sul fronte vampiri e affini Raphael deve affrontare Victor e spiega che la colpevole di alcuni omicidi è Camille, ma non viene creduto e viene torturato senza pietà e minacciato con un concentrato di raggi ultravioletti. Simon, invece, discute con la madre e spiega che fa “una dieta liquida (un riferimento occulto alla nuova serie di Netflix Santa Clarita Diet?)”, motivo che poteva fargli evitare una riunione di famiglia, senza però riuscirci.

Mai una gioia nel mondo degli Shadowhunters

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Clary ritorna da Jace che le ricorda perché non possono stare insieme: “sei mia sorella ma provo qualcosa per te e non è esattamente una situazione molto appropriata”… ma si tratta solo di un sogno del ragazzo in cui emergono i suoi incubi. Nella cella accanto c’è Hodge, incarcerato nella prima stagione perché ha consegnato la coppa a Valentine, e ora alle prese anche con l’insonnia a causa di Jace.
Alec e Clary, versione partner sul lavoro-quasi amici, trovano una ragazza scoprendo che è stata posseduta dal malefico demone assassino e ora non ricorda nulla.
Tra tante morti, sparizioni, mancate cene e disastri vari, Jocelyn e Luke ci regalano finalmente un attimo di gioia con il licantropo che dichiara tutto il suo amore e svela di essere pronta a seguire la madre di Clary ovunque vada, abbandonando anche il suo branco.
Raphael, intanto, chiede aiuto al provetto chirurgo plastico Magnus Bane e prova a ottenere la sua collaborazione per ritrovare Camille ed evitare di ri-morire in modo doloroso. Simon entra in scena al momento giusto e inizia a litigare con il suo simile. Visto che non si può offrire pasta o altro cibo ai vampiri per sedare la potenziale rissa, Magnus decide quindi di andare a prepararsi un Martini. A sorpresa la scatola apparentemente inutile di cui sono entrati in possesso si rivela però essenziale perché contiene la terra sotto la quale era stata sepolta Camille (…souvenir molto piacevole), e possono utilizzarla per “invocarla”.
Lydia e Izzy iniziano a parlare del destino di Jace, visto che la sorella di Alec si sente in colpa e, mentre sono impegnate a rispondere a dei commenti poco piacevoli, nessuna delle due si accorge che dal cadavere portato all’interno delle mura protette esce uno spirito demoniaco che inizia a seminare vittime. Izzy fa coppia con Clary e coglie l’occasione per ricordarle che forse è il caso di non lamentarsi troppo delle richieste di Jocelyn perché non tutte le madri cercherebbero di aggiustare le cose come sta provando a fare lei o si preoccupano per le figlie così tanto dimostrando il proprio affetto. Nonostante tutto, però, Clary non dovrebbe trasferirsi per un motivo molto importante: a Idris non insegnano a combattere mentre indossi un tacco 12 (Nella vita ci devono essere delle priorità insomma).
Mentre le due ragazze vagano per i sotterranei, Alec-Legolas interviene per salvare la sua ex fidanzata Lydia da un attacco del demone.

Nella Città di ossa Jace viene messo sotto processo alla presenza di Victor che, per la gioia degli amanti del gossip, si fa rivelare i veri sentimenti che prova ancora per Clary, passando poi alle cose meno importanti come “Sei fedele al Clave o a Valentine?”. Il ragazzo è piuttosto confuso e non può che dire “Non saprei, nessuno dei due ha ragione o torto perché ho un padre psicopatico ma voi non intervenite per fermare le morti causate da esseri sovrannaturali”.
Magnus, alle prese con questioni vampiresche, svela il suo triste passato a Simon, spiegando che solo grazie a Camille ha superato un periodo molto difficile. Lo stregone poi, con la scusa “vado a fare la spesa”, si allontana per poter affrontare Camille da solo.
Jocelyn e Clary provano a chiarirsi in attesa di decidere chi partirà.

 

La trama si infittisce: demoni, padri e morti shock

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Per proseguire nella trama “mai una gioia”, Clary trova Alec confuso e coperto di sangue e scopre poi il cadavere della madre, uccisa dal suo amico mentre era posseduto. Il filmato delle telecamere di sorveglianza (La cui esistenza non è molto chiara visto che nessuno è intervenuto dopo un omicidio) rivelano quanto accaduto e la protagonista decide di andare alla ricerca del demone per vendicarsi.
Camille cerca di convincere Magnus a salvarla perché è l’unica che può alleviare il suo senso di solitudine, potendo vivere per sempre, ma lo stregone – un po’ infastidito dal fatto che lei possa dare “vita” a centinaia di vampiri ma lui non possa costruirsi una famiglia (Mai una gioia anche per lo stregone) – decide di consegnarla al Clave.

Simon decide di deludere la madre e saltare la cena in famiglia pur di correre in aiuto di Clary e, nel frattempo, il suo “rivale” Jace si ritrova alle prese con l’arrivo di Valentine che vuole liberare suo figlio. I precedenti poco positivi e il dubbio “Vuole conquistare il bonus per conquistare il premio padre dell’anno” non portano il ragazzo ad avere una reazione di grande entusiasmo. Valentine, senza rispondere alla legittima domanda “Non è che vuoi solo la Spada dell’Anima?”, fa uscire dalla cella Jace e uccide Hodge che voleva aiutare l’amico. Aumentando i drammi in famiglia, Jace prova a uccidere il padre che può invece contare sullo scudo lanciato da Dorothea (Che Clary considera una sorellafamiglia complicata). Valentine pensa quindi che sia una buona idea minacciare di decapitare il figlio (Sempre più punti per il premio Padre dell’anno!) e, nella confusione “tutti vogliono uccidere tutti”, fugge attraverso un portale con la spada.
Izzy, in un quasi crossover con L’esorcista, viene posseduta dal demone e Clary fa finalmente qualcosa di buono e riesce a salvare la situazione, rimanendo poi immobile per qualche secondo aumentando il pathos della scena.
Il dolore per la perdita della madre colpisce quindi la ragazza proprio nel momento in cui arrivano Simon e Jace, situazione che causa un po’ di imbarazzo a tutti (E no, non per il tentativo di Katherine McNamara di cambiare espressione).

Il quarto episodio della seconda stagione conferma che gli sceneggiatori hanno deciso di aumentare velocemente il ritmo degli eventi, portando avanti numerose parti della trama in contemporanea. Il coraggio di allontanarsi dalla storia dei romanzi con la morte a sorpresa di Jocelyn è sicuramente apprezzabile, tuttavia (anche se probabilmente potrebbe ritornare in scena in qualche modo), l’evento è inserito in un episodio in cui il personaggio stava dimostrando le basi per un’interessante evoluzione personale e legata a chi le stava accanto, facendo risultare così la sua uscita di scena troppo affrettata.
Gli autori proseguono inoltre nel dare il giusto spazio a personaggi solo apparentemente secondari, come Magnus, e nel permettere di scoprire qualche elemento in più sul passato dello stregone o qualche lato della personalità di Izzy o Lydia, decisione sicuramente apprezzabile e piacevole in un contesto che potrebbe rischiare di mettere in secondo piano tanti elementi per concentrarsi solo sul susseguirsi di avvenimenti con al centro Clary e Jace.

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