La condivisione illegale dell’ultima puntata della quarta stagione di Sherlock (qui la nostra recensione) sta diventando un caso perfetto per l’iconico detective.
La BBC, subito dopo la scoperta del file apparso online sabato, ha dato il via alle indagini per scoprire chi ha piratato il file in lingua russa.
Channel One Russia, emittente che trasmette lo show britannico, ha ora annunciato che sta collaborando con BBC Worldwide fin dal momento in cui sono stati avvisati di quanto accaduto, e ha sottolineato: “Stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere per determinare la fonte dell’infrazione“.
I primi accertamenti sembrano indicare che ci sia stato un attacco da parte di un hacker:

“Le prime indagini fanno presupporre che il nostro sistema sia stato compromesso da qualcuno che ha agito dall’esterno. Channel One condividerà i risultati delle indagini con i media non appena si saranno concluse”.

La copia pirata era disponibile online il giorno prima della sua messa in onda ufficiale e in Russia lo show è particolarmente apprezzato, potendo contare persino sulla presenza del primo ministro tra i suoi fan.

La BBC, nell’attesa di capire esattamente quanto accaduto, ha però deciso di rimandare una master class che si doveva svolgere a Mosca. Un portavoce dell’emittente ha dichiarato:

“A causa delle indagini in corso riguardanti la diffusione illegale di un episodio di Sherlock in Russia, BBC Worldwide ha posticipato la master class in programma per la TV Academy di Channel One a cui avrebbero dovuto partecipare Steven Moffat e Sue Vertue. Ci scusiamo con chi doveva partecipare all’evento per l’inconveniente e riprogrammeremo l’incontro non appena si concluderanno le indagini”.

Elena Afanasyeva, responsabile dei contenuti di Channel One, ha scritto su Facebook:

“Steven e Sue vorrebbero sottolineare che odiano deludere le persone e capiscono l’importanza dei contatti in questo tipo di attività”.

Non resta quindi che attendere maggiore chiarezza sulla situazione che sta causando qualche attrito internazionale.

Fonte: The Hollywood Reporter