A due episodi dalla fine della propria prima stagione (e, forse, del proprio corso), Emerald City inizia a svelare le carte, concedendo allo spettatore – oltre alla consueta dose di raffinate suggestioni visive – il sollievo e il brivido di qualche scoperta inaspettata, per quanto ventilata. Tra di esse spicca, indubbiamente, la rivelazione della vera identità di Tip, alias Ozma, alias l’erede al trono del regno di Oz, sopravvissuta al massacro della propria famiglia a opera del Mago grazie all’intervento di Eamonn, che scopriamo – verso la fine dell’episodio – non essere altri che l’iconico leone in cerca del proprio smarrito coraggio.

La sorpresa è stemperata da una puntata, per il resto, fiaccata dalla scarsa empatia nei confronti di Dorothy che rimane, a oggi, il personaggio meno affascinante della serie diretta da Tarsem Singh. Le sue peripezie amorose con Lucas/Roan ci coinvolgono ben poco, così come il rifiuto da parte di Sylvie