Il 22 febbraio è uscito in Italia il cofanetto DVD e Blu-Ray della prima stagione di Outcast, la serie horror tratta dai fumetti di Robert Kirkman.
In vista di questa release noi di Batv.it abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Patrick Fugit, protagonista della serie televisiva. La prima stagione si è conclusa con un episodio piuttosto scioccante e l’attesa per i nuovi episodi è alta. A tal proposito abbiamo chiesto all’attore cosa possiamo aspettarci dalla seconda stagione e quali sono stati per lui i momenti più interessanti di questo primo ciclo di Outcast.
Nella nostra scheda potete trovare tutte le notizie relative alla serie e le recensioni complete di tutti gli episodi andati in onda fino ad ora.

Domanda: la prima stagione di Outcast, secondo il nostro parere, è stata molto preparatoria, infatti si sono delineati tutti i personaggi e abbiamo inoltre compreso, episodio dopo episodio, cos’è realmente questa presenza demoniaca e come attacca. Possiamo chiederti come si evolveranno le cose da questo momento in poi? E cosa possiamo aspettarci?

Risposta: tutto quello che è successo alla fine della prima stagione porterà delle conseguenze piuttosto gravi nella seconda. Kyle, il reverendo e il capo della polizia cominceranno a vedere le cose in maniera differente, specialmente se si parla di questa presenza demoniaca che sta ormai prendendo piede su Rome. D’ora in poi non si potrà più tornare indietro, nonostante alla fine della prima stagione si veda Kyle intenzionato a voler lasciare la cittadina.

Domanda: qual è stato secondo te il momento chiave di questa prima stagione? E il momento che hai preferito di più?

Risposta: Uno dei momenti più interessanti della prima stagione è stato sicuramente quando Kyle ha parlato con Sidney in prigione. Quel momento è stato emblematico e soprattutto è servito a Kyle, ma anche al telespettatore, per comprendere determinate cose. Infatti si scopre che tipo di persona fosse Sidney prima che l’oscura presenza potesse prendere il controllo del suo corpo e della sua mente. Prima era una persona che faceva male ai bambini, li uccideva e li torturava… per assurdo questa trasformazione lo ha quasi migliorato o almeno pacato visto che adesso sembra avere un’altra missione. Questo aspetto ha permesso allo spettatore di poter cogliere più sfumature della serie e del messaggio principale. Quando ho letto il copione della prima stagione mi ricordo che quello fu uno dei momenti più importanti per me insieme a tutto il processo che ha affrontato Megan e di conseguenza anche Mark. In questo caso persone che non avrebbero mai fatto male ad una mosca si sono ritrovare a fare cose terribili.

Domanda: quanto ti sei ispirato ai fumetti? Come vi ha aiutato Robert Kirkman durante le riprese?

Risposta: i primi dieci episodi hanno seguito molto la linea dei fumetti. Almeno per questa prima stagione l’aiuto di Robert Kirkman è stato essenziale. E il modo in cui tutto il cast, ma anche il reparto tecnico, si è potuto rapportare a lui per qualsiasi tipo di consiglio è servito tantissimo. Era una linea guida, un elemento fondamentale che ci ricordava ogni giorno dove ci stavamo dirigendo. Potevamo fargli qualsiasi tipo di domanda visto che comunque è lui il creatore di tutte queste storyline e lui è l’unico ad avere l’idea generale del progetto.

Domanda: com’è l’atmosfera sul set? Ti facciamo questa domanda giusto perché Kyle è un personaggio che difficilmente sorride.

Risposta: Bella domanda. Mi piace il fatto che Kyle non sorrida troppo spesso, insomma sarebbe quasi assurdo assistere al contrario. Penso che sia una delle sue particolarità e ovviamente lo impone anche la storyline. Sul set però ci divertiamo un casino. Cast e crew vanno molto d’accordo e l’atmosfera che si è venuta a creare è piuttosto unica. Lavoriamo duro ogni giorno ma sono molto soddisfatto visto che cerchiamo di dare un senso a tutto quello che ci viene in mente. Anche solo per creare determinate atmosfere l’impegno è duro e costante.

Domanda: tutti i bambini di Outcast sono stati dei veri e propri professionisti. Com’è stato recitare con la piccola Madeline McGraw? E cosa possiamo aspettarci considerando il fatto che lei ha scoperto di avere dei poteri?

Risposta: i miei momenti preferiti sono proprio i momenti che passo sul set con lei. Perché in quelle circostanze escono parecchie sfaccettature del personaggio. In quel momento ha delle grosse sfide da affrontare e allo stesso momento è anche un genitore con grosse responsabilità. Kyle alla fine della prima stagione non è affatto contento di aver scoperto che anche sua figlia ha dei poteri. Sarà sempre più complesso per lui visto che adesso lei è coinvolta più che mai e il suo obiettivo sarà tenerla al sicuro. La seconda stagione sarà totalmente diversa. Lui avrà accettato finalmente i suoi poteri e sicuramente c’è stata un accelerata in questo visto che adesso dovrà prendersi cura di Amber e provare, per quanto possibile, ad iniziare una nuova vita con nuove consapevolezze.

Domanda: tenendo in considerazione la tua filmografia questa è stata la prima volta in cui ti sei ritrovato a fare una serie di questo tipo. Ogni settimana girate con registi diversi, cosa ci puoi dire di questa nuova esperienza?

Risposta: è stato interessante anche perché abbiamo avuto dei registi fantastici e nonostante a primo impatto possa sembrare difficile girare ogni volta con una persona diversa, ritrovare il filo con questi professionisti è stato sempre piuttosto facile. Sono grandiosi anche perché anche loro ogni volta devono prendere le redini della storia lasciata in sospeso da qualcun altro. E alla fine siamo tutti una grande squadra.

Domanda: considerando che il dvd della prima stagione uscirà in Italia a febbraio possiamo chiederti se troveremo nel cofanetto delle scene inedite?

Risposta: questa è un’ottima domanda perché in realtà non lo so. Non so se ci sarà qualcosa di non visto nel dvd, ma il materiale che abbiamo girato è tanto.