David Boreanaz, in occasione del ventesimo anniversario della messa in onda del pilot di Buffy, ha ricordato la sua esperienza nel raccontare la storia del vampiro Angel nella serie e nel suo spinoff.

L’attore ha raccontato che inizialmente il suo personaggio doveva apparire solo in sei dei primi dodici episodi, con il potenziale di diventare una presenza ricorrente nella storia:

“Quando Buffy ha ottenuto il successo ero nel posto giusto al momento giusto, ma stavo lottando da anni semplicemente per ottenere dei ruoli. Non riuscivo nemmeno a fare uno spot, tipo per le gomme da masticare, senza preoccuparmi. Devi attraversare dei momenti dolorosi per arrivare dall’altra parte della situazione e, una volta arrivato in cima, non sei disposto a a scendere, devi scalare altre montagne”.

David ha raccontato che quando ha fatto la sua audizione i produttori avevano poco tempo per trovare l’interprete giusto per la parte di Angel, considerando che le riprese del pilot erano imminenti. Il giorno successivo è stato gettato in mezzo al caos:

“In quel periodo non pensavo molto al fatto che Angel fosse un vampiro ma amavo che potessi metterlo al tappeto ma si sarebbe sempre rialzato”.

Il primo giorno sul set Boreanaz ha indossato un cappotto in velluto e ha trascorso molto tempo in attesa di girare la sua prima scena con Sarah, in cui Buffy gli chiede chi è realmente, alle quattro di mattina e piuttosto in fretta anche se non avevano avuto modo di provarla. La sequenza è stata realizzata in pochissimo tempo e l’attore non stava nemmeno realmente riflettendo su quanto stava accadendo:

“Penso che mi abbia aiutato a calmarmi e a capire la natura del personaggio, quindi era in pratica il primo ciak. Sono andato a casa pensando ‘Cosa è appena accaduto?’. E tutte le insicurezze sono emerse: Ho rovinato tutto? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ma l’accoglienza riservata al materiale girato è stata grandiosa”.

David ha confessato di aver sempre voluto essere un attore e amava i musicali, decidendo quindi di fare teatro ed entrare nel mondo dello spettacolo.

Sul set della serie di Joss Whedon l’attore ha poi imparato a come posizionarsi nel modo giusto durante le riprese per trovare il proprio posto nella scena.
Poter realizzare lo spinoff, inoltre, è diventata un’opportunità per portare il personaggio in un contesto più adulto.
Durante la selezione degli interpreti per lo show si è cercato di trovare delle peresenze che permettessero di far evolvere la storia. Daniel ha stretto subito una grande amicizia con Glenn Quinn, interprete di Doyle, e ha sottolineato che è stato fantastico lavorare con lui e vedere come ha delineato il proprio personaggio. L’amicizia sul set ha permesso di rispecchiarsi anche nella finzione, permettendo agli attori di divertirsi molto durante le riprese:

“Le circostanze sfortunate della sua condizione e la sua scelta lo hanno portato in una direzione diversa che ignoravo, ma era una cosa che rimarrà sempre con me. Mi manca anche ora, era semplicemente un incredibile essere umano ed è triste quanto è accaduto”.

Quinn, purtroppo, è infatti morto nel 2002 a causa di un’overdose.

L’attore ha poi ricordato che avevano realizzato una presentazione di Angel per la Warner Bros in cui era il protagonista in cima a un grattacielo e pronunciava un emozionante monologo ma le immagini erano pessime e sfuocate. Successivamente la responsabile della programmazione ha persino espresso delle perplessità e gli autori hanno così dovuto ritornare al lavoro sugli script per trovare l’approccio giusto.

Parlando dei crossover dello spinoff con Buffy, David ha quindi raccontato:

“E’ stato difficile perché eravamo due show diversi e realizzati con tempistiche differenti. Ci siamo riusciti. Sono ancora stupito dall’energia. George Lucas ha visitato il set un giorno e ha trascorso la giornata con noi, era un fan dello show. Ricordo di aver pranzato con lui. Era sorpreso da come fossimo riusciti a girare usando lo schermo verde e tutto il resto in soli otto giorni. Era come se stessimo realizzando un film ogni settimana. Quello che facevamo in quegli anni non riusciremmo a farlo attualmente. Abbiamo girato degli incredibili salti nel mezzo della notte, molte sequenze di quel tipo. E’ stato pericoloso. E’ quello che dava forza allo show, quell’energia, quell’andare fino ai limiti”.

Boreanaz, durante le riprese ha inoltre avuto modo di iniziare a lavorare come regista ed è convinto che sia importante continuare a imparare, spingersi sempre i avanti. La sua prima esperienza dietro la macchina da presa è avvenuta in circostanze fisiche difficili, dopo un intervento al ginocchio, ma si è reso conto di amare moltissimo quel tipo di lavoro e vivere esperienze diverse.

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Fonte: EW