Nell’ultimo periodo Netflix ha effettuato, e sta continuando a programmare, numerosi investimenti nel genere della stand-up comedy, tra show e speciali da rendere disponibili per i propri abbonati. La ragione principale? Semplicemente un alto ritorno sull’investimento se commisurato alle risorse finanziarie da impiegare.

Non è un segreto che, dal gigante dello streaming, siano giunti o siano in arrivo molti contenuti di genere comedy con nomi come Chris Rock, Amy SchumerDave Chappelle e Trevor Noah. Prodotti che potrebbero sembrare costosi ma che, in molti casi, lo sono relativamente meno rispetto ai costi medi necessari per mettere in cantiere prodotti di stampo drama. A spiegare con poche parole la strategia di attacco al mercato da parte di Netflix è stato il produttore Brian Volk-Weiss durante un’intervista a Variety:

A differenza di quanto accade con il genere drama, che spesso richiede complessivamente [sommando tutti i prodotti messi in cantiere] miliardi di dollari, [Netflix] può assumere una posizione dominante nel genere stand-up comedy limitandosi a investire 100 milioni di dollari. Essenzialmente si sono riproposti di fare piazza pulita dal tavolo, in modo che quando il pubblico sia alla ricerca qualcosa di stampo comedy debba andare su Netflix. (…) Entro la fine dell’anno, a meno che qualcuno non metta in atto un improvviso e devastante contrattacco, cosa che diviene sempre più difficile, Netflix avrà di fatto una posizione dominante in uno dei sei generi che vanno per la maggiore.

Dal canto suo, un competitor come Comedy Central, ha da poco annunciato il festival Colossal Clusterfest, incentrato proprio sul genere, previsto dal 2 al 4 giugno a San Francisco. Si tratterà di un evento live al quale prenderanno parte nomi come Jerry Seinfeld, Bill Burr e Hannibal Burress. Chiaramente, la preparazione di un evento dal vivo denota una strategia diversa da quella di Netflix, dunque sarà interessante tenere d’occhio le strategie e le possibili contromosse di parte della concorrenza (come HBO) nei prossimi mesi.

Fonti: Variety, CinemaBlend

I film e le serie imperdibili