Better Call Saul
ideata da Vince Gilligan, Peter Gould
AMC
La serie è disponibile su Netflix
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
Nel tempo Better Call Saul, e Breaking Bad prima di lui, ci ha permesso di incamerare così bene la sua grammatica e le caratterizzazioni dei suoi personaggi da potersi permettere di giocare in sottrazione il più possibile senza togliere nulla al fascino della scena. Witness è probabilmente l’episodio meno parlato di sempre per la serie, ma al tempo stesso dice molto sui personaggi, sul loro temperamento, sulla mitologia stessa del mondo di Vince Gilligan. A quel punto, ammirati come siamo da tutto ciò che la serie della AMC riesce a dire a labbra serrate, l’apparizione di Gus Fring, a lungo attesa e anticipata, è solo la ciliegina sulla torta, l’ennesimo esempio di come si costruisce un ottimo spin-off.
Episodio meno parlato di sempre quindi. Lo è senza dubbio nei momenti dedicati a Mike e alla sua caccia implacabile, che già aveva tenuto banco la scorsa settimana. Con un ritmo da poliziesco di altri tempi e la solita freddezza del personaggio interpretato da Jonathan...
In uno dei suoi episodi più silenziosi, Better Call Saul si conferma un ottimo spin-off, capace di giocare con la sua mitologia e i suoi personaggi
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