Tra le molte critiche mosse ad Iron Fist nel corso delle ultime settimane, ci sono quelle relative ai combattimenti a base di arti marziali, meglio resi – secondo quanto sostenuto dai detrattori – nella serie AMC Into the Badlands. Uno dei protagonisti di quest’ultima, Daniel Wu, si è pronunciato in merito al paragone tra la sua serie e lo show targato Netflix, spesso messi a confronto.

“All’inizio, ero nervoso per questa competizione. Ma ora mi sento un po’ triste per loro, perché stanno venendo demoliti in modo molto violento. Una cosa è non essere bravi nel rappresentare le arti marziali o cose simili, ma è comunque qualcosa in cui molte persone hanno convogliato i loro sforzi, quindi essere attaccati così… Io ho lavorato in progetti dove ho vissuto situazioni analoghe, e so che è una cosa brutta. Sono felice per noi, ma allo stesso tempo sono triste per loro, ma allo stesso tempo è come se, facendo una serie sulle arti marziali, tu debba migliorare il tuo standard.”

L’attore ha anche commentato le critiche mosse contro il casting di Finn Jones, dal momento che molte persone avrebbero preferito un protagonista asioamericano.

Credo che la gente sia stata frettolosa nel giudicarlo, perché il personaggio originale era di etnia caucasica, quindi non mi sembra si possa parlare di whitewashing. Non parliamo di una problematica alla Ghost in the Shell, giusto? E comunque, personalmente non condivido nemmeno la polemica sul whitewashing di Ghost in the Shell, e tantomeno condivido quella stronzata della cultural appropriation, perché dicendo [per Iron Fist] che “solo gli asiatici possono praticare arti marziali”, questo significa che solo i neri possono giocare a basket o rappare? Questo vuol dire che Jeremy Lin non dovrebbe giocare a basket? E che Eminem non dovrebbe fare rap? È una stronzata, davvero. So che gli asioamericani sono arrabbiati, ma dovrebbero calmarsi e scegliere la corretta battaglia da combattere in questo caso – concordo sul fatto che la Marvel abbia perso un’occasione per fare qualcosa di interessante compiendo una scelta di casting contraria all’etnia d’origine, avrebbero potuto farlo, e che ciò avrebbe avuto una rilevanza – ma non l’hanno fatto, quindi cosa possiamo fare? Credo che la cosa importante sia che ognuno ha imparato una lezione da questo, incluse persone che non vi erano coinvolte, e penso che dobbiamo semplicemente andare oltre, questo è quanto.

Fonte: Bleedingcool

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