“Ho avuto questo incontro con Shonda, non proprio un’audizione. Ricordo che stavo camminando e ho visto “Shondaland” sul muro, e ho pensato, “Chi è questa persona? Non so se mi piacerà questo incontro”. Eccomi qui, anni dopo, vivo all’interno di Shondaland e la amo! È la miglior esperienza della mia vita; sono davvero felice di avervi preso parte.”
Ben più ricco di dettagli è il resoconto di Tony Goldwyn, che nella serie interpreta il Presidente degli Stati Uniti, Fitzgerald Grant.
“Non ho fatto un provino. È una storia buffa. Ero in città, avendo finito uno spettacolo a Broadway, e ho pensato che non avessi mai voluto prendere parte a una serie tv come personaggio regolare, perché ciò mi avrebbe distolto dalla regia. Pensavo che l’impegno fosse troppo oneroso. Quindi ho pensato: “Magari stavolta ci provo, dato che la televisione è cambiata un bel po’. Devo aprirmi a questa prospettiva”. Un altro show della ABC finì sulla mia scrivania, e pensai che si trattasse di un personaggio interessante, quindi andai a incontrare i responsabili, ma mi mantenni piuttosto cauto. Non se ne fece nulla. Il giorno dopo, ero tipo, “Grazie a dio non l’ho fatto; non era proprio la cosa giusta per me”. Ricevetti una telefonata, in cui mi chiedevano se volessi interpretare il Presidente degli Stati Uniti nella nuova serie di Shonda Rhimes. Me lo chiese Shonda. Ho sentito che era con Kerry. Ovviamente, conoscevo Shonda avendo diretto degli episodi di Grey’s Anatomy. Quasi prima di leggere il copione, ho pensato che la combinazione di Shonda Rhimes e Kerry Washington suonasse davvero magica. Volevo proprio lavorare con Kerry, ci conoscevamo grazie all’attivismo sociale e politico, e ne ero un grande fan. Ogni volta che vedevo Kerry in un film, ero tipo, “questa donna è un’attrice straordinaria, dovrò lavorarci prima o poi”. Quindi, ecco come è andata. Ho pensato, “qualsiasi presidente Shonda vorrà scrivere, sarà di sicuro molto interessante”. Ebbi una conversazione telefonica con Shonda, lessi questo incredibile script, ed ecco tutto.”
Il resto delle testimonianze sono disponibili nella ricca gallery pubblicata da Entertainment Weekly.
Fonte: Entertainment Weekly
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