Gli sceneggiatori americani, tramite la Writers Guild of America, sono pronti a scioperare. A dieci anni dal grande sciopero del 2007, che durò 100 giorni, i rappresentanti di categoria hanno chiamato gli iscritti a una votazione circa una rosa di mozioni all’ordine del giorno: oltre il 90% ha appoggiato la possibilità di una linea dura. Un eventuale sciopero, al momento, non può iniziare prima del 1 maggio, giorno di scadenza dell’attuale contratto con gli studios cinematografici e televisivi.

I leader della WGA hanno dichiarato di aver iniziato una trattativa partendo da “due verità” che hanno plasmato la loro posizione negoziale: che le major abbiano guadagnato oltre 51 miliardi di dollari in profitti l’anno scorso e che “la posizione economica degli sceneggiatori abbia subito un netto declino negli ultimi cinque anni”. Tra le principali questioni attorno alle quali ruota lo sciopero, il salario medio e il piano di assistenza sanitaria della WGA, nella cui gestione si prevede un disavanzo di 145 milioni di dollari nei prossimi tre anni.

In extremis, uno sciopero di categoria può ancora essere evitato qualora la WGA e i vertici della Alliance Of Motion Picture & Television Producers raggiungano un accordo entro la fine della settimana. Secondo l’ultima dichiarazione della AMPTP:

Le compagnie sono motivate a raggiungere un accordo al tavolo negoziale che possa tenere l’industria in funzione. Lo sciopero del 2007 ha fatto male a tutti. Gli sceneggiatori hanno perso oltre 287 milioni di dollari di compensi, mai recuperati, e vari contratti sono stati sciolti. Rimaniamo concentrati sull’obiettivo di raggiungere un accordo con la WGA il 25 aprile.

Fonte: Deadline