Il 5 maggio saranno disponibili su Netflix gli episodi della seconda stagione della serie Sense8 (qui la recensione delle prime puntate).
Durante la première che si è svolta a New York, i membri del cast dello show hanno parlato di come la serie abbia un messaggio importante legato alla società contemporanea.

Tony Onwumere, l’ultimo arrivato sul set con il ruolo di Capehus ha sottolineato:

“Il messaggio dello show è primario. In città come queste si vedono così tanti volti diversi e questa serie è un riflesso del mondo. I temi sono importanti, il messaggio che affronta l’essere inclusi e la libertà è davvero necessario in questo momento”.

Il produttore esecutivo Grant Hill ha aggiunto, spiegando l’addio di Aml Ameen:

“E’ un cast molto grande e tutti siamo sotto molta pressione, siamo semplicemente a un punto in cui ci sono persone che si piacevano a vicenda ma andando avanti non si andava d’accordo. E’ stato un saluto amichevole ma è stato duro compierlo”.

Hill ha inoltre aggiunto:

“E’ stata una di quelle cose che semplicemente ha funzionato. E’ arrivato e ha imparato in che situazione eravamo e la direzione che stavamo predendo e si è adattato al cast davvero bene”.

Tina Desai, interprete di Kala, ha invece raccontato che la serie sfiora delle questioni importanti:

“Il tempismo di questa stagione è particolarmente significativo. Questo è qualcosa che abbiamo vissuto in prima persona come persone, non solo come personaggi, quando compi realmente il tentativo di conoscere chi sono gli altri si capisce che siamo tutti uguali. Potremmo essere culturalmente diversi ma tutti pensiamo e proviamo emozioni nello stesso modo. Se possiamo rispettare quella differenza, superarla ed essere maggiormente in grado di accettare, allora non c’è davvero alcun problema. E’ diverso quando ci si oppone al cambiamento. E’ quello che sta facendo lo show: si superano le nostre differenze e si crea qualcosa di davvero fantastico”.

Max Riemelt, che nello show è Wolfgang, è d’accordo:

“Non usiamo etichette. Alle persone piace capire e categorizzare le cose per comprenderle. Lo show dà alle persone una speranza o la possibilità di vedere le cose in modo diverso e di identificarsi e avere a che fare con persone che pensavamo non potessero esistere. Quello è il potere di questo show”.

Sense8 ha fatto parlare molto anche per aver scelto negli episodi un’orgia e Miguel Angel Silvestre ha sottolineato:

“Non voglio essere schivo in amore e voglio mostrarlo. E’ una realtà che il sesso sia più bello che la violenza”.

Jamie Clayton ha aggiunto che è felice di come gli autori abbiano delineato il personaggio di Nomi, una trans, e ha spiegato che la rappresentazione della situazione nei progetti per il piccolo e grande schermo sta gradualmente cambiando, essendo contenta di poter far parte di un tentativo di progresso.

La seconda stagione è stata curata solo da Lana Wachowski dopo che la sorella Lilly ha rinunciato alla regia, lasciandola in un certo senso da sola per la prima volta dopo una carriera compiuta insieme.
Daryl Hannah ha spiegato che la regista è comunque riuscita ad approfondire le tematiche e i personaggi:

“Questa stagione affronta argomenti ancora più importanti. Il mondo sta vivendo una traiettoria negativa strana, fascista e razzista e dobbiamo uscirne prima o poi. E’ incredibile quanto sia cambiato da quando abbiamo iniziato. Tutto quello che vedrete in questa stagione spinge ad avere un messaggio all’insegna dell’includere, provare compassione ed empatia. E’ davvero il tema dello show”.

Silvestre ha spiegato che una delle prime scene delle puntate inedite mostrerà un momento scritto prima delle elezioni di Trump in cui si mostrerà come otto persone provenienti da otto parti del mondo diverse se uniscono lo forze fanno emergere il meglio:

“Il risultato è sempre migliore rispetto a quando proviene da una sola cultura”.

Potete trovare tutte le notizie e le recensioni su Sense8 nella nostra scheda.

Fonte: The Hollywood Reporter

I film e le serie imperdibili