The Walking Dead 7, Sonequa Martin-Green reagisce al destino di Sasha

The Walking Dead
ideata da Robert Kirkman, Frank Darabont
AMC
In onda su FOX (Sky, canale 112).
Sin dal preciso istante in cui è stato confermato che Sonequa Martin-Green avrebbe preso parte alla nuova serie di CBS All Access Star Trek: Discovery, il destino di Sasha, personaggio da lei interpretato nella serie The Walking Dead, si è automaticamente scritto. Sasha è come se avesse sostituito in parte alcune caratteristiche del personaggio di Holly dal materiale di origine. Nei fumetti Holly muore poco dopo la cattura da parte di Negan. In seguito al decesso, Holly ritorna ad Alexandria trasformata in errante.

Sasha ha subìto più o meno la stessa sorte nel finale della settima stagione – anche se in questo caso il personaggio della serie commette un suicido all’interno della bara durante il tragitto dal rifugio di Negan ad Alexandria, una morte resa possibile grazie alla pillola velenosa creata da Eugene nel precedente episodio. Una volta aperta la bara Negan si ritrova contro la versione zombie di Sasha.

L’attrice, a tal proposito, ha parlato del sacrificio finale di Sasha nell’episodio Talking Dead, andato in onda sulla AMC dopo il season finale. Sonequa Martin-Green è stata felice della scelta fatta da Sasha, un sacrificio commesso con l’intento di uccidere il grande villain. Ecco le sue parole a riguardo:

È stata la cosa giusta da fare. Una cosa che l’ha resa completa. Nel momento in cui ho capito come sarebbe successo ho trovato la cosa piuttosto poetica. Perché mi sembrava la giusta fine per la mia storia, il culmine perfetto della mia vita. Sentivo come se tutte le mie strade mi portassero a quel momento in quel luogo di completo altruismo. È stato perfetto.

L’attrice ha inoltre apprezzato il modo in cui l’intero viaggio del suo personaggio termina in quel momento.

In un modo bellissimo è stata la prima volta che abbiamo tifato per un errante. Inoltre è stato bello per il modo in cui ho visto il tutto: lo spirito guerriero che vive ancora. Anche dopo la morte ero determinata a combattere perché avevo realizzato il mio scopo. Mi era stato rivelato. Ogni cosa che c’è stata prima di quel momento ruotava intorno all’auto-conservazione, a quei meccanismi per difendere se stessi, in pratica tutto ruotava intorno a sé. E durante il corso della mia vita come Sasha tutto si è evoluto fino al punto in cui sono arrivata a dire, ‘Ok, ora ho uno scopo più importante perfino più grande di me, questo è per il futuro, e cercherò di raggiungerlo anche nella morte.”

Scott M. Gimple – guest-star dell’episodio di Talking Dead – motiva la morte di Sasha in questo modo:

Sasha non sarebbe mai dovuta essere una vittima, l’abbiamo pensato sempre così. Lei voleva un’arma da Eugene. Voleva un coltello. Non è riuscita ad ottenerlo, allora è diventata lei stessa un coltello.

Fonte: EW

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