Più che la seconda stagione di Top of the Lake, questo China Girl sembra il sequel, perché non ne è la continuazione perfetta ma una versione più radicale verso il genere, una con “more of the same”.

Se la prima era un giallo di grande atmosfera, molto decostruito nella sua struttura e talmente pieno di digressioni nella vita privata che si faceva fatica a rintracciare le coordinate base del thriller (ed era uno dei suoi pregi), questa seconda, sempre scritta da Jane Campion e Gerald Lee, comincia invece in maniera più canonica, con una scena di mistero, qualcuno che spinge una valigia giù da una scarpata. Questa valigia si deposita sul fondo del mare e, lo vediamo da alcuni capelli che escono, contiene una persona. Alla fine del primo episodio verrà ritrovata dalla polizia mettendo ufficialmente in moto l’indagine.

Si tratta della medesima dinamica aurea che regge anche il primo episodio di Twin Peaks (stagione 1) e che da lì è un classico: gettare le basi umane e personali nel corso ...