Questa seconda stagione di Lucifer ha fatto talmente tanti passi avanti rispetto alla prima in termini di qualità (davanti e dietro alla telecamera), che non è facile elencarli tutti, ma quello che fa funzionare eccezionalmente bene la serie è sicuramente la chimica tra tutti i personaggi. La cosa forse più interessante, ed in un certo senso sorprendente, è che la parte meno riuscita dello show resta quella che segue i diversi casi di omicidio, il che – per un procedurale – potrebbe rivelarsi un vero disastro, ma nella realtà, dal momento in cui gli autori hanno lasciato la presa sulla parte della serie che funzionava meno, ha finito per rivelarsi un vantaggio per lo show. Il fatto che la trama trasversale di questa stagione abbia quindi preso il sopravvento e sia diventata tanto importante da far quasi dimenticare il concetto d’origine della serie, si è rivelata una fortuna, soprattutto quando ci sono personaggi come la Charlotte di Tricia Helfer o la Ella di