Il rosso dei semafori torna ad oscillare minacciosamente nelle notti che sovrastano Twin Peaks. Non se ne era mai andato in realtà, eravamo noi che dimenticavamo di alzare gli occhi al cielo, persi come eravamo tra le piccole storie di questa seconda parte della seconda stagione. Ora tutto si ricompone, e necessariamente ciò significa che una nuova, o vecchia, dimensione del pericolo torna a imporsi nella storia principale. Lo fa deviando il percorso dei personaggi, o assorbendone tutte le finalità. A partire da Windom Earle, il cui proposito di vendetta sembra essersi ormai consumato nell’ossessione per la Loggia Nera (suo obiettivo da sempre), e lo stesso Cooper, sulla cui storia d’amore con Annie si abbatte una visione premonitrice.

È ancora una volta il gigante ad apparire, stavolta silenzioso, a sbracciarsi sul palco delle selezioni per Miss Twin Peaks, urlando con tutto il corpo un “NO!̶...