Ryan Murphy, oggi, è tra gli addetti ai lavori più celebri del piccolo schermo dopo una serie di successi come Glee, American Horror Story e Feud. Intervistato dall’Hollywood Reporter, ha avuto modo di ripercorrere gli anni della sua carriera e di mettere in evidenza i cambiamenti nell’ambiente di lavoro riscontrati nel corso del nuovo millennio. Come spiegato da Murphy:

Quando ho cominciato a lavorare, non si poteva fare niente. Essere gay e scrivere di un personaggio gay nel 1998 era molto difficile. Poi c’è stato un salto generazionale grazie alle persone che sono cresciute negli ultimi anni. La gente oggi è più consapevole, più liberal, più interessata a imparare. Al momento c’è una sorta di illuminazione in ogni area della televisione.

Nonostante i successi degli ultimi anni, Murphy ha confessato di sentire ancora un generale senso di timore ogni volta che si imbarca in un progetto nuovo:

Una cosa che faccio sempre è dire agli attori che sono spaventato tanto quanto loro. L’ho fatto con Susan Sarandon mentre giravamo Feud. […] Finalmente, quando anche lei mi ha confidato di essere spaventata, le ho detto “Ho paura anche io, come possiamo rendere il tutto migliore e più sicuro?”. È proprio questo ciò che provo a fare. Ora come ora sono arrivato a un punto della mia vita in cui mi intessa solo ciò che mi spaventa, perché è proprio lì che si cela un ottimo risultato.

Fonte: Hollywood Reporter