I segnali c’erano tutti. E comunque Sense8 non era mai stata una serie dalle fondamenta sicure. Troppo costosa, troppe location, troppo strana anche per gli standard parecchio elevati di Netflix. Sta di fatto che questa cancellazione rattrista un po’. Perché in qualche strano modo ci eravamo convinti che Sense8, come i suoi protagonisti, fosse speciale, e magari immune a quelle ragionevolissime logiche produttive che presiedono ad ogni ragionamento di questo tipo. Così come la prima stagione si chiudeva su una barca che andava verso l’orizzonte, così la seconda termina su una macchina che si allontana (di più non aggiungeremo, in caso non l’abbiate ancora vista). La differenza è che stavolta, salvo improvvisi cambi di rotta, non ci sarà ritorno.

Col senno di poi si spiega bene la cam...