L’interprete di Hannah, intervistata da Deadline, ha spiegato come è stata coinvolta nel progetto:
“Dopo essere stata scelta ho letto il romanzo e ho iniziato a capire il tipo di storia che stavamo per raccontare. Il romanzo di Jay Asher, unito all’esperienza delle persone coinvolte nel progetto, è stato qualcosa che mi ha davvero entusiasmata e lo ha reso uno show davvero speciale”.
Katherine ha poi aggiunto:
“Il modo in cui ho ottenuto il lavoro è una storia intricata. Avevo appena iniziato a frequentare le mie prime lezioni di recitazione l’anno prima di compiere 18 anni e alla fine di quell’anno ho firmato un contratto con i miei manager americani. Quando è arrivata l’audizione per la serie ero appena tornata dopo aver provato a ottenere delle parti per dei progetti di due network, senza riuscirci. Avevo rinunciato alla scuola di arte drammatica per provare e quindi ero tornata a Perth senza lavoro, cercando di capire cosa fare nei mesi successivi, poi è arrivata l’audizione. Ho realizzato un video e sono riuscita a ottenere la parte”.
Sul set gli attori non hanno girato le scene in ordine cronlogico, quindi Katherine prendeva ogni giorno degli appunti riguardanti quello che stavano realizzando, in modo da capire quello che era accaduto prima e dopo.
L’attrice ha poi rivelato:
“Io e Dylan Minnette non ci siamo incontrati fino a una settimana prima dell’inizio delle riprese. Non mi avevano mai fatto provare con lui o davanti ai produttori. La prima volta che gli ho parlato è stato via Skype mentre ero a Perth e lui nel Nord della California. Abbiamo avuto una bella chiacchierata e chiudendo quella chiamata ho capito immediatamente che era una persona fantastica e non vedevo l’ora di lavorare con lui. E’ stato facile costruire il rapporto con Clay perché siamo andati d’accordo in modo naturale e semplice”.
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Fonte: Deadline
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