In (lunga) attesa della seconda stagione, programmata per il 2018, il cast di Westworld si è riunito martedì per un evento di promozione in vista degli Emmy. Benché la maggior parte delle tematiche della nuova stagione siano tuttora top secret, una di esse continuerà ad avere una rilevanza centrale: il rilievo dei personaggi femminili come eroine della vicenda. “Ciò che è interessante notare è l’aver preso un genere prettamente mascolino come il western e sovvertirlo in sede di sceneggiatura,” ha dichiarato la produttrice esecutiva di UnREAL Marti Noxon, moderatrice dell’evento.
“È stata una doppia inversione,” ha detto Lisa Joy, co-creatrice della serie HBO. “Non solo la vicenda dei robot, che diventano i detentori del punto di vista principale, ma anche il fatto di fare un western, dove normalmente c’è un eroe maschio archetipico calato in una terra sconosciuta. L’abbiamo trasformato in una storia di belle donzelle che non sono altro che feroci guerriere quando le conosci meglio, sia di persona che sullo schermo; penso che ognuna di loro offra tutti i livelli che si possano desiderare da un’eroina.”
La protagonista Evan Rachel Wood ha espresso ammirazione nei confronti della serie ed entusiasmo per la possibilità di esplorare le molte sfaccettature del suo personaggio, l’androide Dolores: “Sapevo che si trattava della quintessenza della donzella, una sorta di principessa in preda alle vertigini. Ma doveva esserci qualcos’altro in lei, qualcosa sotto la superficie, qualcosa che portava gli ospiti da lei. Sapevo che avrebbe avuto un’evoluzione, e credo mi fosse stato detto inizialmente che avrebbe iniziato il suo percorso in un modo, e l’avrebbe concluso molto diversamente. È stato solo quando è iniziata la lavorazione della serie che ho cominciato a mettere insieme i pezzi.”
Wood si è resa ben presto conto delle incognite di Dolores e della difficoltà di doverla rappresentare in tre diverse linee temporali, alle prese con l’elaborazione dei traumi vissuti e con la crescente consapevolezza di sé, pur non essendo, fisiologicamente parlando, umana: “Quando abbiamo chiuso la lavorazione, sono andata da Jonah e Lisa [Jonathan Nolan e Lisa Joy, creatori della serie, ndr] e ho iniziato a piangere ringraziandoli. È molto raro trovare una serie come questa, ed è molto raro avere l’occasione di lavorare con persone come queste o interpretare un ruolo come questo.”
Westworld e le sue eroine hanno avuto anche un notevole impatto sulla cultura pop, come testimonia un’altra protagonista della serie, l’attrice britannica Thandie Newton, che interpreta l’agguerrita e astuta Maeve. “Ci sono questi pupazzetti,” ha dichiarato Newton riferendosi alla linea di giocattoli Funko Pop. “Il mio bambino di tre anni ne ha uno, e lui e mio marito ci giocano, riunendo tutti i pupazzetti dei supereroi. Hai Thor, Black Panther e Batman, dio mio. E poi c’è Maeve nel mezzo.” Benché la visione di Westworld non sia certo consigliabile a un bimbo così piccolo, non può che far piacere constatare il successo dei personaggi della serie anche presso i più giovani. “Ogni volta che gioco con mio figlio, è tipo, “E poi lei li uccide tutti!”. È splendido avere una bambolina dedicata a Maeve.”

Fonte: The Hollywood Reporter