A cura di Fabio Canonico di BadGames.it

È difficile considerare la prima stagione del Castlevania di Netflix come un qualcosa di più di un antipasto. Ricco, gustoso, stuzzicante, vario, ma pur sempre un antipasto, un gettare le basi di quanto dovrà ancora venire, che pensiamo possa essere molto, moltissimo, visto il poco (ma per fortuna non pochissimo) narrato nei quattro episodi da venticinque minuti ognuno. Cento minuti all’interno dei quali la storia scritta da Warren Ellis è distribuita in maniera non del tutto convincente, ma che hanno il grande pregio di dare una interpretazione della saga videoludica coerente alle sue basi, pur innestandovi nuovi argomenti, nuovi conflitti. È quindi ancora un racconto nel quale il bene affronta il male, ma ci sono un bene, almeno inizialmente, frustrato, fiacco, poco volenteroso, ed un male che alberga più negli uomini, in special modo nella chiesa, che nei demoni e nei mostri al servizio di Dracula.

La narrazione è cronologica e lineare,...