I'm Dying Up Here
ideata da David Flebotte
Showtime
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
Non ci sono mezze misure in questa puntata di I’m Dying Up Here. Botte e pugni fin dalle prime immagini, svelamenti, atti clamorosi e grandi cambiamenti. Per un momento la serie sembra mettere da parte (ma solo per un attimo) il suo svolgimento didascalico in cui in ogni puntata mette in scena un aspetto, una regola, un dovere o un problema tipico della generazione dei comici degli anni ‘70, e fa fare a tutte le trame un piccolo passo in avanti.
Prima l’insegnamento: non si ruba una battuta.
Ci si sarebbe potuti aspettare un po’ più di centralità per quella che è la regola aurea dei comici, soprattutto un trattamento un po’ meno sbrigativo. Un comico navigato ascolta Eddie in uno degli spettacolini tristi che tiene nel diner in cui fa da cameriere, il mattino dopo Eddie lo sente alla radio usare le sue battute. Come prevedibile quando si confronterà con lui da Goldie, davanti agli altri, non solo lui negherà ma gli altri crederanno al navigato comico e non al novellino.
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La nostra recensione del settimo episodio di I'm Dying Up Here, la nuova serie di Showtime
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