Non si può, a oggi, pensare a Mad Men senza ricollegarlo alla fisionomia di Jon Hamm, splendido interprete dell’iconico protagonista Don Draper. Tuttavia, l’attore statunitense non fu una scelta automatica, come ha rivelato il regista del pilot, Alan Taylor. “Trovare Don Draper è stato un viaggio piuttosto tortuoso,” ha dichiarato Taylor a TV Guide. “La riuscita o il fallimento del progetto dipendeva essenzialmente da Don.”

Il processo di selezione a cui fu sottoposto Hamm non fu di certo una passeggiata: l’attore fu richiamato per ben otto provini, di cui uno durante una tempesta di pioggia alle otto del mattino. A questo va aggiunto un turbolento viaggio a New York, allo scopo di incontrare – e convincere – gli scettici vertici dell’AMC.

“Era una di quelle situazioni in cui basta una singola imperfezione per rovinare tutto,” ricorda Hamm. “Speravo con tutto me stesso di non fare una cattiva audizione.” Sebbene il creatore Matt Weiner e i direttori del casting fossero rimasti immediatamente colpiti dalle doti di Hamm, gli incaricati della AMC necessitarono di più tempo per convincersi.

“Sentivamo di aver fatto jackpot quando abbiamo incontrato Jon,” ha dichiarato la direttrice del casting di Mad MenKim Miscia. Di tutt’altro avviso era Christina Wayne, funzionaria della AMC. “Matt [Weiner] ci inviò i provini di Jon Hamm e del marito di Mariska Hargitay [Peter Hermann]. Quelle erano le sue due scelte, e disse che propendeva verso Jon,” ha ricordato Wayne. “Noi reagimmo tipo, ‘ma davvero? questo è il protagonista che vuoi?’, poiché non era stata un’audizione particolarmente brillante.”

Anche Taylor, che aveva lavorato precedentemente con Weiner in I Soprano, non rimase folgorato dalla scelta di Hamm. “La mia teoria, se ci ripenso, era che fossimo appena usciti dall’esperienza di I Soprano,” ha spiegato il regista. “Lì, avevamo questo antieroe, un protagonista non classicamente bello. Mi ero abituato a pensare, ‘ok, questo è ciò che ci serve per fare un programma serio… niente bei ragazzi’. Quindi, penso che fossi riluttante di fronte alla bellezza di Jon. È stato solo dopo aver iniziato a lavorare con lui e aver visto la sua vena di vulnerabilità e di malinconia, che ho iniziato a percepire questa parte di lui. Ciò che Mad Men stava facendo era proprio smantellare l’ideale di perfezione mascolina, facendolo sgretolare. Quindi, aveva perfettamente senso partire da qualcuno che sembrasse, da fuori, il perfetto esemplare di maschio americano. Mi ci è voluto un po’ per capirlo.”

Hamm volò poi a New York per un incontro finale con Wayne, Taylor e gli executives della AMC, allo scopo di assicurarsi il ruolo. “Matt ci disse che se lo sentiva nello stomaco, e che riusciva a vederlo nella parte di Don,” ha dichiarato Wayne. “Quindi, decisi di far arrivare Jon Hamm da Los Angeles a New York per incontrarlo di persona. L’abbiamo invitato a prendere un drink con noi, e ci è stato subito chiaro, dal vivo, che avrebbe potuto impersonare Don Draper. Penso che questo dimostri il genio di Matt, perché lui lo sapeva. Tutti noi eravamo ancora esitanti, ma lui sapeva essattamente cosa volesse, e aveva ragione al 100%.”

Fonte: TV Guide