La cosa più generosa che si possa dire di Riviera, dramma trasmesso in questi giorni da Sky Atlantic con protagonista Julia Stiles nel ruolo della vedova di un ricchissimo magnate russo che perde la vita nella misteriosa esplosione di uno yacht, è che è una serie “estiva“, di quelle senza troppe pretese, che non prova nemmeno ad essere ciò che non è, e cioè un tentativo raffinato di una sorta di moderna Dynasty, una soap-opera ambientata nel patinato mondo dell’opulenta Monaco, tra denaro, aerei privati, collezioni d’arte, ville mozzafiato, segreti rivelati, un’indagine per omicidio e, ovviamente, diverse ed ammiccanti scene di sesso.

“Il denaro non desidera nulla se non essere se stesso, ed è se stesso nella terra del mercato dell’arte, dove compie la missione datagli da Dio: accumulasi”.

Il problema di Riviera, tuttavia, è che nonostante una premessa che avrebbe potuto fare della serie un interessante thriller, soffre per i dialoghi sco...