La cover story della settimana di EW è dedicata a Star Trek: Discovery. Il sito del magazine ha pubblicato tre copertine con i personaggi dell’attesa serie in arrivo in autunno: una è incentrata solo sulla protagonista Sonequa Martin-Green (e sarà disponibile solo da Barnes & Nobles). All’interno della cover story, tanti dettagli dietro le quinte del grande ritorno della saga sul piccolo schermo dopo dodici anni (e che da noi sarà disponibile su Netflix).

Tra le novità, la prima immagine del Tenente Stamets, il primo personaggio apertamente gay della saga, interpretato da Anthony Rapp che così parla del ruolo:

Sono veramente felice quando viene incluso un personaggio gay in una storia – e soprattutto se questo personaggio viene creato in maniera complessa, umana, interessante e priva di stereotipi come nel caso di Stamets.

Vedrete la sua relazione sentimentale. Avevamo visto qualcosa in Star Trek Beyond, con Sulu, ed è stato carino. Ma in questo caso vedrete il mio personaggio conversare con il suo partner, nei quartieri abitativi. Vedrete la nostra relazione evolversi, e verrà trattata come una qualsiasi altra relazione. […] È un uomo molto, molto intelligente, e come spesso capita le persone intelligenti hanno qualche difficoltà a socializzare in quanto non tutti sono intelligenti come loro.

Stamets è un esperto di funghi spaziali (“anastromicologo”) con un ruolo centrale nella storia e in particolare nel conflitto tra la Flotta Stellare e i Klingon.

Spiega Aaron Harberts, co-showrunner:

Siamo in un momento nella storia nel quale le persone non vengono più definite dalla loro sessualità. Quello che affascina di questo personaggio è che quando lo incontriamo non sappiamo chi o cosa è. È molto pignolo, brillante, molto preciso, ostinato, e ha le idee molto chiare del motivo per cui si trova sulla Discovery. Volevamo esporre la sua sessualità nello stesso modo in cui capita alla gente comune nella propria vita.

 

rapp trek

 

In un altro retroscena scopriamo che durante le riprese di una scena Jason Isaacs è stato rimproverato quando ha improvvisato una esclamazione (“Buon Dio!”) durante le riprese di un attacco Klingon: il regista ha spiegato lui che Star Trek rappresenta la visione di Gene Roddenberry di un futuro guidato dalla scienza dove la religione, sostanzialmente, non esiste più.

L’uscita della serie su CBS All Access, il servizio di streaming della CBS, ha “liberato” la serie da diverse costrizioni: in primis la durata prestabilita degli episodi e la divisione in blocchi per gli stacchi pubblicitari. Ma c’è anche un aspetto più curioso: quello della censura. Ebbene, la serie non si spingerà oltre i limiti nonostante tali limiti non ci siano:

L’impulso di qualsiasi sceneggiatore quando lavora su una serie per un servizio via streaming è quello di non porsi dei paletti. Ma la nudità non rientra nell’universo di Star Trek, né le parolacce. Preferiamo costruire personaggi complessi e problematici che non potremmo vedere su un canale broadcast, certo la serie sarà più violenta e potrebbe esserci qualche parolaccia, ma l’eredità della saga per noi è importantissima: vogliamo una serie che i fan possano condividere con tutta la famiglia.

In un altro passaggio dello speciale, Doug Jones parla del suo personaggio, un misterioso alieno di nome Tenente Saru, ufficiale scientifico della Flotta Stellare:

I produttori dicevano che Saru sarebbe stato lo Spock della serie, il Data della serie – quei personaggi amatissimi ai quali mi sono sempre sentito legato vedendo le serie precedenti. In Falling Skies interpretavo una specie aliena che veniva sulla Terra per aiutare gli umani a combattere gli alieni cattivi che li stavano conquistando. Ero intelligente, educato e pieno di risposte. Saru è tutto questo… e altro ancora.

Qui sotto potete vedere le tre copertine, mentre su EW trovate ben 24 foto inedite.

 

 

Protagonisti della serie Sonequa Martin-Green nei panni del Primo Ufficiale Michael Burnham e Michelle Yeoh in quelli del Capitano Philippa Georgiou. Con loro nel cast, oltre a Isaacs, anche Doug Jones in quelli dell’ufficiale scientifico Saru, Anthony Rapp in quelli di Stamets, Terry Serpico come ammiraglio della Starfleet Anderson, Maulik Pancholy come ufficiale medico Nambue, Sam Vartholomeos come ufficiale junior della Starfleet Connor, Mary Wiseman come cadetto Tilly, James Frain come Sarek, astrofisico e padre di Spock, Chris Obi come capo dei Klingon T’Kuvma, Mary Chieffo come comandante Klingon L’Rell, Shazad Latif come tenente Tyler, Rekha Sharma come comandante Landry, Kenneth Mitchell come Kol, Clare McConnell come Dennas, Damon Runyan come Ujilli, Rainn Wilson come Harry Mudd.

Nella serie, il Primo Ufficiale della Flotta Stellare Michael Burnham, primo umano a essere mai stato educato su Vulcano, viene forzata a prendere una decisione impossibile e difficilissima che avrà un impatto su tutta la Federazione.

Prodotta da Alex Kurtzman, Bryan Fuller e dalla Roddenberry Entertainment, la serie vede come produttori esecutivi Heather Kadin, Gretchen J. Berg, Aaron Harberts, Akiva Goldsman, Rod Roddenberry e Trevor Roth. Berg e Harberts sono gli showrunner.

Star Trek: Discovery sarà disponibile in Italia su Netflix a partire da lunedì 25 settembre, con un nuovo episodio dei quindici prodotti ogni lunedì: i primi otto arriveranno fino a 7 novembre, per poi ritornare con la seconda metà della prima stagione a gennaio 2018.

Che ne pensate? Seguirete la serie?

Fonte: EW

 

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