Il titolo del quarto episodio di The Mist, Pequod, si riferisce alla nave su cui il capitano Ahab dava la caccia alla balena bianca Moby Dick. Il riferimento è rafforzato dalla presenza, a un certo punto, di un fucile-arpione con cui due giovani poco svegli decidono ancora una volta di provocare il male che si annida all’esterno. Più in generale, è il simbolo di una natura che non si lascia imbrigliare dall’uomo e che rimane misteriosa e inafferrabile. Tanto era dovuto come spiegazione, ma The Mist per il resto lascia poco o nulla al fascino dell’esposizione e al piacere dell’analisi. Ancora una volta, non riuscendo a funzionare.

Seguiamo tre macrogruppi intrappolati dalla catastrofe. Al centro commerciale, dato che errare è umano, ma a quanto pare non basta, i due ragazzi poco svegli che già conoscevamo decidono di raddoppiare, provocando le creature all’esterno e attirandole nell’edificio. A farne le spese è una bambina già di suo evidentemente p...