Lo show, ricordiamo, è basato sull’omonimo romanzo della scrittrice australiana Liane Moriarty, e la vicenda trattata nella prima stagione copre l’intero arco narrativo dell’opera originaria.
A rompere – ancora una volta – il silenzio sul futuro della serie è la sua protagonista e produttrice, Reese Witherspoon, che in un’intervista a The Hollywood Reporter si è dichiarata “fiduciosa che ci possa essere un seguito”, ribadendo come tutto sia nelle mani dell’autrice del romanzo.
“Questi personaggi sono nati dalla sua mente e dalla sua immaginazione, e vogliamo capire se sia ancora interessata a creare ulteriori storie su di loro,” ha spiegato Witherspoon, precisando che, anche qualora il viaggio di Big Little Lies si fermasse alla prima stagione, sarebbe comunque soddisfatta.
L’attrice ha ricordato come la calorosa accoglienza della serie da parte degli spettatori sia stata fondamentale nel prendere in esame l’ipotesi di una seconda stagione. “La cosa più importante, per attori, cineasti e intrattenitori, è raggiungere la gente,” ha detto Witherspoon.
“Vuoi toccare il cuore delle persone, e credo che questa sia una di quelle serie davvero uniche, poiché intrattiene ma è anche molto commovente e affronta tematiche che sono in prima linea nella mente di ciascuno. Quindi, se ci sarà una seconda stagione, sarà proprio in virtù della richiesta del pubblico.”
Per poter girare Big Little Lies, Witherspoon ha rinunciato a prendere parte a Downsizing, il nuovo film di Alexander Payne, e si è dichiarata molto rammaricata di aver perso l’occasione di lavorare con il regista, benché si trattasse solo di un piccolo ruolo.
Infine, interrogata su quale altra performance candidata agli Emmy avrebbe voluto interpretare, l’attrice ha speso parole di elogio per la prova di Ewan McGregor che, nella terza stagione di Fargo, ha interpretato i due gemelli Ray ed Emmit Stussy.
Cosa ne pensate? Preferireste che Big Little Lies si concludesse con la prima stagione o vorreste vedere un eventuale seguito? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: The Hollywood Reporter
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