Quest’anno, Game of Thrones è pronta a battere un bel po’ di record nell’affollato terreno di battaglia delle serie televisive. Qualche tempo fa, il coordinatore dei cascatori Rowley Irlam ha dichiarato che il suo dipartimento ha battuto il primato di persone in fiamme sul set di un film o di una serie tv durante l’attacco alla Fossa di Daznak da parte di Drogon, il primo e più addestrato tra i draghi di Daenerys Targaryen; un record che, tuttavia, è stato superato nella stagione 7, grazie all’episodio The Spoils of War. Quando ancora era tenuto al riserbo sui dettagli, Irlam ha dichiarato:

“Una tra le scene ha 73 persone in fiamme, e già questo sarebbe un record. Nessun film o serie tv ha mai fatto qualcosa del genere in un solo titolo, figuriamoci in una sola sequenza. Abbiamo anche fatto in modo che 20 persone prendessero fuoco in una sola volta, che è un altro primato. Penso che Salvate il Soldato Ryan ne avesse 13 sulla spiaggia, e Braveheart avesse 18 persone in fiamme. A causa della natura dell’animale coinvolto nell’attacco, abbiamo avuto la libertà di allargarci su questo fronte.”

Osservando l’impressionante scena in questione, in cui Drogon attacca le carovane dei Lannister che trasportano i tesori appena trafugati dall’ormai conquistato Alto Giardino, è facile comprendere la complessità produttiva di una sequenza del genere. Le misure di sicurezza nei confronti dei cascatori sono state massicce: ogni stuntman è stato infatti completamente coperto di materiale ignifugo, per poi indossare del gel rinfrescante e una maschera. Una volta “incendiati”, hanno dovuto trattenere il fiato per 30 secondi, prima che le fiamme fossero estinte. Le conseguenze, qualora non si fossero prese queste precauzioni, avrebbero potuto essere molto pesanti, come precisato da Irlam:

“È completamente diverso dall’andare sottacqua nella vasca da bagno e contare i secondi nella tua testa. Se qualcuno ti urta e respiri per sbaglio, respirerai la fiamma.”

Irlam ha infine precisato come, anche dal punto di vista interpretativo, la cura messa nella performance da parte del suo dipartimento è stata massima. “Abbiamo provato a pensare come sarebbe stato realmente vivere quella scena, in modo da renderla verosimile per gli spettatori,” ha detto Irlam. “Abbiamo dato vita a performance diverse tra loro, quindi speriamo che possiate guardare tra le fiamme e vedere un essere umano negli ultimi istanti della sua vita. Abbiamo provato con molto impegno a riprodurre la casualità della guerra.”

E il risultato, a giudicare dall’accoglienza del pubblico, ha colto nel segno.

Fonte: Winteriscoming