La seconda metà della miniserie The Defenders si apre nel solco della più che simbolica reunion che aveva visto gli eroi schierati contro Elektra nel finale dello scorso episodio. Ad un approccio di tipo individuale, quando non individualista, si contrappone quella che fin dalle prime immagini dello show ci viene presentata come una sinfonia di gruppi e personaggi contrapposti. L’elemento più interessante allora è un punto di vista che nei momenti topici della puntata gioca sullo sdoppiamento della percezione degli eventi, proponendoci in un ambiente più scuro gli eroi e in un ambiente più chiaro i membri della Mano.

In realtà, come era lecito attendersi, lo scontro al ristorante rappresenta una parentesi destinata a lasciare strascichi più sulla psicologia dei personaggi che sulla narrazione. Certo, il sequestro di Sowande mette tutto il gruppo in una condizione di tensione costante, giocata sulla necessità di capire come confrontarsi con il nemico. Ma quel che sottilmente ci co...