Da qualche parte, in luoghi a cui non possiamo accedere, esiste il racconto della tragedia personale dei cinque della Mano. È un racconto filtrato attraverso stralci di conversazioni, vecchi rancori, antichi fuochi della vendetta mai consumati del tutto. E su tutto domina un istinto di conservazione che unisce per affinità questi personaggi così diversi. Ciò che era ben espresso negli episodi precedenti esplode brutalmente, ma secondo canali imprevedibili, nel sesto episodio di The Defenders, e culmina in una doppia uccisione. I conflitti interni si intrecciano sia sul fronte degli eroi che su quello dei villain, e in alcuni casi le sfumature del bene e del male verranno sacrificate di fronte ad esigenze più pressanti.

Va detto che l’episodio restringe pesantemente la visione sul cerchio dei protagonisti principali, in qualche modo sospendendo – in mancanza di qualcosa da raccontare – il punto di vista sui personaggi secondari. Ancora una volta The Defenders conferma questo appro...