La notte degli Emmy si avvicina sempre più, e nuovi dettagli sulla seconda stagione di The Handmaid’s Tale arrivano a rinverdire l’entusiasmo dei fan. Il creatore della serie, Bruce Miller, ha sottolineato ancora una volta i tragici parallelismi tra lo show – ambientato in un futuro distopico in cui le donne sono private di ogni diritto – e le recenti mosse politiche dell’amministrazione Trump, che ha proposto il taglio completo di fondi a Planned Parenthood. “È orribile che la serie sia così vicina ala realtà odierna. Avremmo mai pensato di ritrovarci a parlare così tanto della sovranità delle donne sul proprio corpo nel 2017?” ha commentato Miller.

Nella seconda stagione della serie, a quanto dichiarato dalla protagonista Elisabeth Moss, nulla sarà prevedibile. “Rinunciate a indovinare cosa succederà,” ha scherzato l’attrice, aggiungendo di aver avuto i brividi nel leggere la trama dei nuovi episodi. Miller ha poi ribadito come l’evoluzione della serie sia fortemente legata alla realtà contingente e agli eventi politici più recenti. “L’equipe di sceneggiatori è un gruppo di persone davvero brillanti. Sono stati influenzati dagli eventi recenti nel modo in cui hanno pensato lo show. La nostra è una serie politica, che riguarda la politica e le persone che sono al potere.”

Con la gravidanza di Offred/June alla fine della prima stagione, le nuove puntate saranno inevitabilmente legate al tema della maternità. “Cosa significa essere una buona madre?”, ha chiesto Miller, per poi rispondere, “è qualcosa che riguarda il modo in cui ci occupiamo delle persone che fanno parte della nostra vita”.

Inoltre, vedremo finalmente le famigerate colonie in cui le dissidenti vengono costrette a lavorare, come anticipato da Alexis Bledel, che nella serie ha il ruolo della sventurata Emily. “Sono certa che le colonie saranno un altro posto sciagurato e affascinante, come Gilead,” ha dichiarato l’attrice. Scopriremo qualcosa in più sul mondo del Comandante Waterford (Joseph Fiennes) e assisteremo alla nuova vita di Moira (Samira Wiley), rifugiatasi in Canada.

Miller ha concluso encomiando l’egregio lavoro svolto dalle donne nello show. “Una delle mie debolezze sta nel fatto di essere un maschio. Dobbiamo rafforzare le nostre insicurezze,” ha dichiarato il creatore, precisando che la seconda stagione proseguirà nel segno della prima, affidando la scrittura delle puntate a un team prevalentemente femminile che include Kira Snyder, Yaolin Chang, Dorothy Fortenberry e Lynn Maxcy.

Non è stata ancora resa nota la data di debutto della seconda stagione di The Handmaid’s Tale, ma la première dovrebbe essere fissata comunque entro la fine del 2018 su Hulu.

Fonte: Variety