Nell’Angelo Sterminatore di Luis Buñuel un gruppo di invitati ad una cena non riesce ad uscire dalla casa al termine della serata. Non per qualche motivo specifico, non per qualche ragione che scopriremo in seguito, ma semplicemente perché paradossalmente non ci riesce. L’impedimento ha un senso di per sé, una paralisi degli uomini e della società in cui la critica e l’esecuzione bastano a loro stesse. Il blocco inconcepibile e assurdo, la ripetizione in loop delle situazioni, la frustrazione come esperienza vissuta e condivisa dallo spettatore, tutto questo è un punto di riferimento centrale nella terza stagione di Twin Peaks. E non vi è dubbio che questo sia l’elemento saliente del tredicesimo episodio della terza stagione.

Come tutto ciò che abbiamo visto e vedremo, la narrazione segue una logica interna che funziona perché si sposa con un punto di vista autoriale che noi conosciamo e possiamo provare a interpretare. E non è affatto l’esperienza più pia...