Esiste un genere di serie televisive che non sempre funziona o riceve i riscontri di pubblico che meriterebbe, ci riferiamo a quelli noti nel gergo come i “feel-good show“, costruite sui buoni sentimenti, la cui essenza è puntare su una certa profondità emotiva, al fine di commuovere ed ispirare, a volte anche attraverso la musica o la danza, per lasciare nell’audience una sensazione piacevole e, appunto, “farlo stare bene”.

Uno degli esempi più recenti è la serie Zoey’s Extraordinary Playlist, Lo straordinario mondo di Zoey in Italia. Nonostante diverse candidature e vittorie di prestigiosi premi ed una media di 2,5 milioni di spettatori ad episodio nella 2^ stagione, la vita della peculiare serie è stata bruscamente interrotta dopo solo due anni ed un tentativo fallito di migrazione dalla NBC a Peacock, per essere poi parzialmente salvata grazie all’intervento di Roku, che ha prodotto e trasmesso un conclusivo film natalizio dal titolo Lo straordinario Natale di Zoey ora disponibile su RaiPlay.

Intervistata da Vanity Fair, la talentuosa protagonista della serie Jane Levy, che non era mai stata scritturata per nulla di simile, non ha avuto remore nell’ammettere che questa conclusione sia stata dura da accettare, ma forse non del tutto imprevista, considerata la particolare natura dello show. In Zoey’s Extraordinary Playlist, infatti, l’attrice interpreta il ruolo di Zoey Clarke, una programmatrice che lavora per una fiorente azienda di San Francisco che, a causa di una risonanza magnetica, durante la quale la città è colpita da un terremoto, acquisisce lo strano e straordinario potere di leggere i sentimenti delle persone che li esprimono in termini di famose canzoni POP, con tanto di balli e numeri da musical, che solo lei è in grado però di sentire e vedere.

Lo show ha una natura davvero particolare, non solo perché è in tutto e per tutto un musical, un genere quindi che non tutti apprezzano e che già di per sé è da considerarsi di nicchia, ma anche perché tratta temi come la morte, il lutto,  i legami e l’empatia cercando di regalare al pubblico un punto di vista ricco di speranza e, appunto, buoni sentimenti, qualcosa che non sempre si vede in televisione, come la Levy stessa ha dichiarato:

Mi dispiace, ma devo dirlo. Ho guardato la programmazione della NBC ed è tutta incentrata sul crimine e sulle pistole. Il nostro è uno show sull’amore ed è un vero peccato che sia stato cancellato… credo davvero sia stata la mossa sbagliata“.

Ed effettivamente, con l’eccezione di This Is Us, a guardare il palinsesto della NBC è difficile smentire le parole dell’attrice e non solo per quanto riguarda il network in cui Zoey’s Extraordinary Playlist ha avuto origine. Nel complesso la maggioranza degli show trasmessi dalla TV lineare americana è di ben altra natura.

Un altro esempio ancora più recente e non molto diverso dalla canterina serie della NBC è The Big Leap, show della Fox con protagonista Scott Foley, disponibile in Italia su Dinsey+, in cui un gruppo mancati ballerini accetta di partecipare ad un reality show per mettere in piedi uno spettacolo di danza. Anche questa serie è da considerarsi di nicchia (c’è davvero gente che balla e non tutti sono esattamente dei talenti) e come Lo straordinario mondo di Zoey si è rivelata un prodotto che tratta temi sorprendentemente profondi nonostante i toni a volte scanzonati ed il modo piuttosto spassoso in cui si prende gioco delle produzioni televisive e del mondo dell’intrattenimento in generale. Con soli 11 episodi all’attivo nella 1^ stagione, rating pericolosamente bassi e senza aver soprattutto ricevuto un ordine aggiuntivo di episodi (in gergo il “back-nine”) il destino di The Big Leap è appeso ad un filo, facendo anche di questo show un altro tentativo non esattamente riuscito di portare buoni sentimenti in TV.

Ted Lasso-episodio di Natale

LA POSITIVITÀ IN TELEVISIONE È SEMPRE DESTINATA A FALLIRE?

Il signore qui sopra, cioè il Jason Sudeikis, che presta il volto al protagonista della chiacchieratissima serie Ted Lasso, di Apple TV+, potrebbe forse dirci qualcosina a riguardo, considerato come questo show sia diventato un vero e proprio fenomeno nel giro di sole 2 stagioni proprio per essere stato costruito sulla natura gentile ed affettuosa di un uomo che sembra venire letteralmente da un altro mondo, soprattutto quando messo a confronto con il machismo di un ambiente competitivo come quello dello sport ed in particolare del calcio.

Dopo una prima stagione che lo ha portato ad un fulmineo successo, candidature e vittorie a prestigiosi premi ed una folla di adoranti spettatori, tuttavia, persino l’adorabile Ted ha cominciato a raccogliere detrattori.

In comune con Zoey’s Extraordinary Playlist, e a nostro avviso è un particolare di non poco conto, Ted Lasso ha il suo anno di debutto: il 2020, un momento piuttosto difficile per l’umanità con la pandemia e tutto ciò che ha significato, in cui il pubblico si è dimostrato affamato di show in cui trovare conforto dall’isolamento e forse anche dalla paura, qualcosa che quest’ultima serie – sviluppata curiosamente da un format di personaggi resi noti da spot pubblicitari di NBC Sport – è riuscita senza dubbio a fornire.

Poi è arrivata la 2^ stagione e con essa le prime lamentele, sulla natura eccessivamente gentile del protagonista, sulla sua mancanza di credibilità e quella di conflitti nella serie e su una serie di caratteristiche che, secondo un gruppo di critici, renderebbe questo show semplicemente irrealistico, come se fosse mai stato davvero possibile incontrare sulla propria strada un vero Ted Lasso.

La serie, come avrebbe dovuto essere ovvio già dalla 1^ stagione, che non è poi così diversa dalla 2^, è semplicemente un’iperbole, un’esagerazione, un ideale televisivo che non ha assolutamente la pretesa di rispecchiare la realtà, quanto di celebrare la gentilezza, l’ottimismo, l’umanità e la bontà, non diversamente da come hanno fatto serie come Zoey’s Extraordinary Playlist e The Big Leap o tutti quei seguitissimi crime show secondo cui dietro ogni angolo potrebbe nascondersi il più temibile dei serial killer.

Detto ciò, c’è una ragione puramente pratica per cui serie come queste siano state accumunate da un destino molto simile. Quando uno show debutta, rappresentando per lo più una novità per il pubblico, è più facile che gli spettatori tendano a passare sopra ai difetti (o quelli che potrebbero essere percepiti come tali), presi dalla novità stessa. Ma una volta che una serie viene rinnovata ed il pubblico ne conosce ormai la natura, è più facile che si soffermi ad osservare particolari che prima aveva ignorato, diventando quindi più critico. Replicare la formula di una 1^ stagione come quella de Lo straordinario mondo di Zoey o di Ted Lasso sarebbe di fatto impossibile e non funzionerebbe. Morto il padre della protagonista Zoey, uno degli elementi emotivamente trainanti dello show, la serie ha perso una parte molto importante ed irripetibile della sua essenza, così come in Ted Lasso l’AFC Richmond non avrebbe potuto continuare costantemente a perdere pur inanellando una serie di vittorie morali o la sgangherata squadra di The Big Leap ad emozionare come ha fatto nel suo coinvolgente finale di stagione (e forse di serie).

A differenza di generi diversi da questo, i feel-good show hanno sicuramente dalla loro parte un nemico crudele, la ripetitività, che li mette stranamente più a rischio di qualsiasi altro prodotto. Il pubblico può accettare di vedere centinaia di serial killer uccidere in milioni di modi raccapriccianti le proprie vittime senza mai tirare in ballo l’autenticità di quanto sta guardando, ma quando vengono messi in gioco i buoni sentimenti comincia a lamentarsi della prevedibilità. Essere buoni, in conclusione, è un lavoro molto più difficile di quanto si creda ed uno show televisivo che si prefigge l’idea di parlare di sentimenti positivi, finisce per essere soggetto a molte più critiche di qualsiasi altro genere. Un po’ come nella vita.

Tutti gli episodi di Zoey’s Extraordinary Playlist  e lo speciale Lo straordinario Natale di Zoey sono disponibili in Italia su RaiPlay. The Big Leap – Un’altra opportunità è distribuito da Disney+, con un episodio ogni settimana, mentre le prime 2 stagioni di Ted Lasso si trovano su Apple TV+.

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